venerdì 23 dicembre 2016

Tanti auguri di buon Natale


Donare i propri auguri all'altro nel giorno di Natale,  con un regalo, una mail o un bigliettino è una operazione non banale. E' un rito che segue delle regole ben codificate con lo scopo di consolidare i legami affettivi più stretti e instaurare e/o onorare quelli più periferici o convenzionali. Insomma scambiarsi gli auguri di Natale significa esprimere, in base allo strumento che si decide di usare (regalo, mail, bigliettino ecc.) il tipo di rapporto che ci lega all’altro ed è per questo che diventa un potente strumento di coesione sociale. In pratica gli auguri divengono una  “mappatura” dei nostri rapporti sociali intessuta fra biglietti d’auguri, email e strette di mano... Risponde ad una regola ben precisa a cui molti sono stati educati a seguire cioè: la regola della reciprocità ovvero contraccambiare ciò che ci viene offerto, in modo da non sentirci in debito o in difetto. inoltre sembrerebbe che in base al ciclo di vita che si sta attraversando gli auguri di Natale siano usati dai  più giovani per intessere o consolidare rapporti sociali formali o di lavoro; mentre i più anziani per raggiungere e riallacciare contatti con persone del passato.

Oggi con internet, i social e la tecnologia multimediale possiamo raggiungere contemporaneamente un vastissimo numero di persone fare gli auguri con un semplice click senza nemmeno il tempo di un pensiero, risulterà probabilmente una mappatura ben poco veritiera di quelli che sono i rapporti significativi e importanti per noi. innestando un curioso effetto paradosso tale per cui invece di aumentare coesione tra le persone e senso di appartenenza si rischia di svuotare di senso e significato ad un gesto che è pieno d'Amore. Per questo abbandonando, non il mezzo (internet), ma almeno la visione eccessivamente cognitiva , di cui sopra, vorrei porvi i miei più cari e calorosi 

AUGURI per un buon Natale 2016 e uno splendido 2017

Qualunque sia il vostro credo, qualunque sia la visione vostra del mondo, qualunque sia la spiritualità che alberga nel vostro cuore


in pratica

BUON PROSIEGUO FUTURO

BUONA VITA

CARAMENTE VOSTRO 
VINCENZO

lunedì 28 novembre 2016

IL M.O.V. ovvero Counseling/Coaching di orientamento in azione con il Metodo di Orientamento Vocazionale

Nasciamo in una famiglia che ci "viene data", entriamo in "punta di piedi" e con vari timori in una scuola che ci viene data, per tutto il periodo scolastico siamo istruiti a fare del nostro essere una personcina adattiva,  da piccoli se impariamo le poesie a memoria siamo apprezzati e da grandi siamo apprezzati se troviamo un posto fisso, siamo considerati brave persone se : non abbiamo strane idee, se non destiamo preoccupazioni, e se poi, nella lista delle brave persone ti vuoi trovare ai primi posti basta che, poniamo il meno domande possibili.

Ci abituiamo ad un idea "statica" di noi stessi, con convinzioni che ci etichettano come unica versione possibile: sono intelligente , sono un professionista , sono uno sfigato, sono  solo, sono uno che non crede , sono destinato a non combinare niente nella vita,  ecc..  Ci svegliamo  Il lunedì mattina e facciamo il conto alla rovescia attendendo il venerdì sera, momento in  cui possiamo distrarci dalla noia della settimana con una pizza, un  bicchiere di vino e qualche superalcolico in più. 

Le persone che scelgono di costruire un’alternativa a tutto questo, dare alla propria vita significato e soddisfazione sono quelle che scelgono di guardarsi prima dentro e poi fuori per senrtire e comprendere il loro potenziale per vedersi e osservarsi nelle loro varie sfaccettature a questo punto inizia un "braccio di ferro"tra “devo fare” e “voglio fare”, i timidi tentativi di esternare questa inquietudine vengono banalizzati con frasi di amici e parenti che sono subito pronti a farti tornare “coi piedi per terra”, come se rinunciare fosse l’unica cosa saggia e desiderabile da farsi.
Così aumenta sempre di più il mondo dei rinunciatari, cioè persone che per paura di fallire rinunciano e troncano sul nascere ogni sogno di vita diversa.
Questo scenario si può plasmare nella vita di chiunque sulla base delle scelte pregresse , perché il tuo futuro è il risultato di ciò che decidi oggi e vale sia per l'adolescente , che dalle scuole medie deve scegliere il percorso formativo delle superiori e dell'università, sia per l'adulto ormai fuori dal mondo scolastico e magari già immerso nel mondo lavorativo o aspirante tale che vuole fare chiarezza nella propria vita professionale o trovare una nuova opportunità di lavoro.
Il  costante e continuo collegamento tra scuola, università, territorio e mercato del lavoro è un aspetto decisivo per accompagnare e supportare con successo il percorso di apprendimento di un individuo nelle diverse fasi della vita scolastica e professionale. Con questo scopo nasce il percorso progettuale di Counseling/Coaching di orientamento :

"IO MI ORIENTO"   

Per Adolescenti alla ricerca del giusto percorso formativo


I test d’orientamento, data la loro stessa natura di test preconfezionati, mostrano evidenti limiti oltreché, l’eccesso d’informazione può creare confusione e sfiducia. Per cui succede che ci si ritrova a fare delle scelte sulla base di un senso comune cioè su regole semplici: se lo studente va bene in italiano e matematica propone il liceo; se va così e così istituti tecnici; se demotivato scuole professionali. Si analizzano capacità secondo criteri discutibilissimi, ma non passioni, attitudini e interessi.Da qui nasce l'esigenza di strutturare incontri individuali di Counseling/ Coaching finalizzati ad orientarsi e fare scelte più consapevoli.Un progetto innovativo e creativo, una palestra di sperimentazione e scoperta di potenzialità, valori, competenze intese come intelligenze intrapersonali, virtù e tanto altro ancora.

Le domande classiche : 

Che cosa voglio fare da grande? 
Qual è il lavoro che corrisponde meglio ai miei interessi e alle mie aspirazioni?
 Che cosa so fare?”

Queste sono domande a cui risulta più semplice rispondere in uno spazio di accoglienza e di sostegno dove si possono esprimere liberamente i propri timori ma anche i propri desideri per affrontare la realtà in maniera più serena e costruttiva.




Insomma HAI UN FIGLIO dai 13 ai 25 ANNI che
Risponde a monosillabe, ha sempre il cellulare in mano e vive in camera sua?

Vorresti vederlo più felice, motivato, maturo, responsabile? Questo è il percorso per lui che gli permetterà di  scoprire inclinazioni e attitudini magari sconosciute.
Come agisce?
Esplorando le vie di sviluppo sulla base delle potenzialità della persona, delle sue attitudini per trasformarle in talenti e progetti di vita; la prima cosa da fare è vedere e conoscere la realtà del ragazzo sospendendo il conflitto. Di fatto l'adolescente non presenta problemi psicologici o psichici, sta solo cercando qual'è il senso della sua vita, sta cercando di capire cosa è importante per lui e cosa non lo è. 
, al fine di ottenere:

  • il miglioramento della motivazione scolastica
  • l'elaborazione di un progetto di vita futuro
  • il ritorno di un clima sereno in casa

lo si fa attraverso: 
  • il metodo di orientamento vocazionale (M.O.V.)
  • una forte alleanza con la persona
  • obiettivi da raggiungere
  • alleanza con i genitori
 la scuola italiana di Life e Corporate Coaching  si è distinta per prima in Italia per aver applicato al mondo dell'adolescenza il M.O.V.

In questa situazione i giovani, assieme ai loro genitori divengono consapevoli dell’importanza enorme della motivazione personale nella scelta del percorso scolasticoLa consapevolezza dei propri talenti, dei propri interessi, dei desideri e degli obiettivi è fondamentale per i ragazzi per riuscire a fare una scelta vincente e per mettersi nelle condizioni di affrontare nel modo migliore la nuova avventura scolastica. Una scelta ragionata, sentita e consapevole capace di far raggiungere i propri obiettivi.

"IO MI ORIENTO "
Per adulti in carriera o aspiranti tali
  


La persona non è un elemento statico ed immutabile. Dentro di noi esistono energie e desideri che possono cambiare con il tempo e l’orientamento deve aiutare a tradurre questi desideri in progetti attuabili. Queste stesse energie inoltre, sono la fonte alla quale possiamo attingere nei momenti "bui" in cui, la spinta al cambiamento arriva da stimolazioni ed eventi esterni (situazione del mercato del lavoro, cambiamenti organizzativi aziendali, licenziamenti ecc…). L'intervento può quindi tradursi da un lato come un’attività di orientamento, dall’altro come un’azione generatrice di cambiamenti individuali che possono riguardare diverse aree:
  • stile comportamentale
  • convinzioni personali
  • gestione delle criticità
  • rapporti con il proprio ambiente 
In ogni caso, comunque, parliamo necessariamente di percorsi individuali perché non esiste un significato univoco e generalizzato del “fare carriera”, ma ogni persona dà a tale frase un proprio significato. Tale significato inoltre può mutare con il passare del tempo e con le diverse fasi professionali che ci si trova ad affrontare. La consulenza di carriera costituisce quindi una tipologia d’intervento a supporto dei percorsi professionali individuali. Se con le giovani risorse, il significato di tale attività è soprattutto legato al supporto rispetto all’individuazione di un proprio progetto professionale, con le persone più adulte tale tipologia d’interventi scaturisce a volte da condizioni esterne indipendenti dalla propria volontà, quali ad esempio l’andamento del mercato economico, a volte da condizioni interiori legate alla riflessione su quanto ci si senta valorizzati dal proprio lavoro.

I Pilastri che in entrambi i casi  sorreggono il percorso , nonché temi che tratteremo 
Sono:

1. il Significato della nostra vita che ispira il senso e lo scopo e che rende la vita degna di essere vissuta; 

2. le nostre Potenzialità personali che sono le forze da potenziare in termini fisici, psicologici ed etici; sono la forza del carattere che sa affrontare e valorizzare anche le insicurezze;
3. le Relazioni forti, la straordinaria meraviglia di non essere mai soli, ma sempre parte di qualcosa e di qualcuno che ci trascende; 

4. il Flow, le esperienze ottimali, quelle che al meglio valorizzano e incrementano le nostre capacità, ovvero le probabilità di portare avanti con successo il nostro progetto e i nostri obiettivi.
Questi sono i pilastri, i passaggi e le strutture portanti, del nostro allenamento all’autorealizzazione e che attraverseremo e costruiremo come sequenza di esercizi, certamente non senza impegno. La metodologia del Counseling/Coaching di orientamento, utilizza la tecnica del colloquio, nel quale non vengono affrontate le problematiche psicologiche, ma aiuta il soggetto ad operare un cambiamento costruttivo permettendogli di superare le difficoltà proprie del momento.

"IO MI ORIENTO"

  Per Adolescenti e adulti che nel fare le giuste scelte oggi plasmano la loro felicità


PER CHI E' INTERESSATO
Vincenzo D’Angelo Professional Counselor/Life Coach iscritto al CNCP (coordinamento nazionale counselor professionisti) con tesserino n. 3399 con la qualifica di counselor professionista avanzato. Perfezionato presso  la scuola italiana di Life e Corporate Coaching in M.OV. ( metodo di orientamento vocazionale )

Tel 338 8809519 






Vincenzo D’Angelo: Counselor ad approccio sistemico integrato 
all’armonia posturoemozionale funzionale, Life-Mental Coach, Naturologo , 
operatore shiatsu, massaggiatore olistico, operatore Wassage.

conduttore di gruppi di E-Motion e Yoga della Risata 
TEL.  :  338-8809519 
professionista disciplinato ai sensi della legge 4/2013.
 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella GU n. 22 del 26/01/2013" 




giovedì 12 maggio 2016

COUNSELING SPORTIVO Una relazione d’aiuto motivazionale

COUNSELING SPORTIVO
Una   relazione   d’aiuto   motivazionale


Ciò che il pubblico vede nelle manifestazioni sportive è solo una parte del lavoro che c’è nella preparazione degli atleti. Un lavoro che in gran parte è sommerso mentre affiora solo la punta dell’iceberg. In questo lavoro si intrecciano varie figure e tutte contribuiscono alla preparazione degli atleti, fra queste ve ne è una relativamente  nuova  che si chiama Counselor sportivo.
Sono Vincenzo D’Angelo Professional Counselor iscritto al CNCP (coordinamento nazionale counselor professionisti) con tesserino n. 3399 con la qualifica di counselor professionista avanzato.  Mi occupo in genere di persone o di gruppi che in un determinato periodo della loro vita hanno bisogno di aiuto e questo lo faccio in ambito sportivo e non solo.
Il Counselor è una figura professionale che lavora nel campo della relazione di aiuto con uno strumento semplice come l’ascolto. L’intervento del Counselor ( il counselor è il professionista che svolge attività di Counseling) non entra nella sfera psicologica ma in quella emotivo-relazionale –motivazionale con lo scopo di mettere la persona nella condizione di accedere alle proprie risorse ed usarle per far fronte al problema che si presenta. Si perché tutti in determinati momenti della propria vita possono aver bisogno di un aiuto, l’aiuto di qualcuno che li “aiuti ad aiutarsi”. Può essere questo anche il caso di uno sportivo, perché lo sport è cambiato rispetto agli anni passati , il bacino di utenza è aumentato molto, non si pratica una disciplina solo per la prestazione sportiva in sé, quindi si sviluppano dinamiche che talvolta possono essere complesse. Per esempio : tensioni stressanti  interne allo sportivo che tendono a provocare insicurezze e minano l’autostima, o viceversa stimoli stressanti esterni come ad esempio quelli causati dalla stampa e dai loro giudizi sui giocatori, che nella maggior parte dei casi sono differenti dal giudizio dell’allenatore.
Nel corso degli anni la gestione di una squadra è diventata una questione estremamente complessa e articolata . non si tratta , infatti, di preparare semplicemente gli atleti esclusivamente da un punto di vista tecnico e tattico , ma di intervenire sui fattori emotivi e motivazionali, soprattutto per un gruppo trasformare i fattori motivazionali individuali in fattori collettivamente condivisibili. Fornire strumenti per aiutarli a fronteggiare le situazioni di stress che si possono presentare nel corso della loro carriera agonistica e che se non trattate possono riflettersi negativamente sulla squadra.
Oggi nello sport per vincere è necessario unire ad una conoscenza tecnica una maggiore sensibilizzazione verso un programma di allenamento mentale, per riuscire a trasformare i processi emotivi, relazionali,  e motivazionali verso l’obiettivo vincente comune riuscendo a  tirare fuori dai propri atleti tutto il loro potenziale
Chiudo con una metafora : per vincere una battaglia è necessario attaccare su vari fronti e circondare  il nemico .


Vincenzo D’Angelo Professional Counselor iscritto al CNCP (coordinamento nazionale counselor professionisti) con tesserino n. 3399 con la qualifica di counselor professionista avanzato.

Tel 338 8809519 






Vincenzo D’Angelo: Counselor ad approccio sistemico integrato 
all’armonia posturoemozionale funzionale, Life-Mental Coach, Naturologo , 
operatore shiatsu, massaggiatore olistico, operatore Wassage.

conduttore di gruppi di E-Motion e Yoga della Risata 
TEL.  :  338-8809519 
professionista disciplinato ai sensi della legge 4/2013.
 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella GU n. 22 del 26/01/2013" 



giovedì 14 aprile 2016

NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE

Le crisi esistenziali non portano solo malessere, confusione, e insoddisfazioni. A volte, infatti, è l'unico modo che il nostro cervello ha per fermarci e farci riflettere sui conflitti che covano dentro. Obbliga a rimettere in gioco le vecchie abitudini e a ricominciare.


Qui di seguito vi riporto una storia che mi è capitato di seguire cambiando naturalmente i nomi dei protagonisti.


Quando Giovanni comincia a parlarmi di sé mi racconta che da anni si porta addosso una specie di etichetta: lui è, appunto, Giovanni, parrucchiere per signora e grande seduttore.

Ha iniziato questa professione perché attratto da donne con le quali, per timidezza e per scarsa grinta, non era riuscito ad avere successo durante l'adolescenza. Così ha imparato il mestiere, lavorando duro, cambiando diversi mestieri e frequentando anche diversi corsi all'estero perfezionandosi sempre più in quella attività che a suo dire gli avrebbe dato la possibilità di guadagnare e avere successo. Un obiettivo ed un impegno per lui importante che lo ha fatto maturare, mantenendo però le sue caratteristiche psicologiche di fondo, cioè la semplicità e l'immediatezza. Anche se la maggior disponibilità di denaro ha inciso sulle sue abitudini. Per un po' si è goduto il successo professionale e la vita mondana, mantenendo però le distanze dagli aspetti più negativi del mondo dei vip. Ha cercato cioè di "imitare" i loro comportamenti, ma senza condividerli o farli propri, perché troppo diversi dal suo modo di essere. Riesce a far convivere dentro di sé i due aspetti finché non incontra una donna molto semplice ma autentica. Da quel momento entra in un conflitto interiore che lo fa scivolare pian piano in una crisi sempre più profonda. Smette di lavorare, finge di aver bisogno di una vacanza ma in realtà il problema non può risolversi da solo o seguendo i consigli degli amici.



Il counselor ;) dice:
Spesso il disagio si inserisce nella nostra vita per darci il segnale di "stop", l'obbligo a fermarsi e ridefinirsi quando il nostro percorso umano è molto controverso e crea dei conflitti interiori troppo forti. La crisi di Giovanni, che superficialmente lui definisce causata dall'incontro con Carolina, è in realtà un momento salutare, che lo costringe alla riflessione e al ripensamento. Il suo cervello lo conduce verso una grande confusione, unico modo per "fermarsi" e rimettere in gioco tutto. Ha corso nella sua vita a una velocità troppo elevata, si è tenuto alla larga dalle chimere del jet set, ma ha comunque frequentato persone e situazioni troppo inadatte alla sua psicologia e ai suoi bisogni. Ha ricevuto e dato molto, ma non ha avuto amicizie sincere, ragazze semplici da conquistare senza l'aiuto del denaro. Non ha provato ad essere accolto dagli altri senza puntare sul gossip o sulle conoscenze. Forse non è un caso che la crisi sia iniziata proprio "inciampando" su una persona che, come mi ha anche raccontato, inizialmente lo aveva rifiutato considerandolo troppo diverso. Il malessere causato da questo rifiuto ha fatto riemergere i suoi fantasmi adolescenziali che sono stati i segnali profondi non tanto della sconfitta sentimentale, quanto della maturazione verso un mondo adulto di conciliare gli aspetti superficiali della vita attuale e il rispetto dei bisogni più profondi. 

In questi casi la crisi si supera con l'aiuto di  un professionista della relazione d'aiuto che guidi il processo di cambiamento e consapevolizza . In modo che le scelte coincidano con le parti più vere di sé. Giovanni c'è riuscito.








BUONA VITA A GIOVANNI E A TUTTI QUELLI COME LUI

Vincenzo D’Angelo: Counselor ad approccio sistemico integrato 
all’armonia posturoemozionale funzionale, Life-Mental Coach, Naturologo , 
operatore shiatsu, massaggiatore olistico, operatore Wassage.

conduttore di gruppi di E-Motion e Yoga della Risata 
TEL.  :  338-8809519 
professionista disciplinato ai sensi della legge 4/2013.
 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella GU n. 22 del 26/01/2013"