ART-COUNSELING


Ci sono momenti nella vita in cui anche la più sana delle persone si trova a "vacillare" e ci sono tanti plausibili motivi perchè ciò possa accadere, anche se questi spesso ci sfuggono.
L'Art Counseling può esserci utile quando viviamo un disagio, è un tipo di intervento di relazione d'aiuto che utilizza la creatività, quale strumento autorigenerativo insito in ogni individuo.
Quindi un percorso autoesplorativo attraverso l'espressività nelle sue diverse accezioni e secondo la formazione del counselor, infatti si può lavorare attraverso l'espressività grafico/pittorica e plastica, a mediazione corporea, con la scrittura creativa, la danza, il teatro, la musica ecc.

In pratica:

Individuare e utilizzare le risorse personali
co-creare insieme gli obiettivi
sperimentare nuove esperienze
agire nuovi schemi di comportamento




L'artista che c'è, piccolo o grande, in ognuno di noi ci permetterà di essere protagonista delle nostre emozioni e dei nostri sogni e le tecniche artistiche sono strumento per comunicare con i nostri simili in una società ove si tende a vivere passivamente, a "consumare" le emozioni altrui, magari quelle che ci passa un televisore.

L'evento creativo è un processo ove concorrono esperienze emotive, immagini inconsce, scelta cosciente e struttura logica. Il momento creativo è l'atto dell'esprimere, è un'emozione che viene alla luce. In questa dinamica relazione fra anima e corpo si crea lo spazio per la relazione riabilitativa ed educativa.


L'Arte-terapia, infatti, almeno per quanto concerne l'area educativa, consiste nella ricerca del benessere psichico, fisico e sociale attraverso un percorso  che fa appello alla creatività e alla capacità di comunicazione, per ottenere un positivo sviluppo personale.

Non è il trattamento di una malattia, dunque, ma un processo che persegue l'obiettivo di "tras-formare" l'uomo per mezzo dell'arte.


Tutto ciò non potrebbe esistere senza l'arte moderna, che ha introdotto un nuovo rapporto con l'immagine e ha rivalutato l'arte infantile; come nel linguaggio dei neonati "mmm" significa "mamma", allo stesso modo lo scarabocchio del bambino (o del non artista) acquista significato se c'è qualcuno che chiede "cos'è?".



La grande arte, quella di artisti celebri di ogni campo e corrente (pittura,scultura, ma anche fotografia, video, pubblicità, ecc) è sicuramente portatrice di messaggi e di significati, riesce a far condividere emozioni fertili ad un pubblico sensibile e recettivo. Lo stesso fenomeno si riproduce in ognuno di noi, anche se artisti con la A maiuscola non siamo, nel momento in cui mettiamo in comunicazione il nostro mondo interiore con il mondo esterno.



Arte, creatività e benessere 


Questa tecnica va ad utilizzare le potenzialità, che ognuno possiede, di elaborare artisticamente il proprio vissuto, educando a tras-formarlo creativamente ad altri: ove "educare" sta per "e-ducere", ovvero "portare fuori" e nella pratica riabilitativa questo significa portare fuori dal buio verso una modalità di vita più soddisfacente per la persona.

Come, dunque, le arti-terapie inducono gradualmente modificazioni positive e benessere? Ognuno attraversa periodi di malessere fisico ed emotivo, che può anche dipendere da circostanze obiettivamente difficili come lutti, disoccupazione, malattia; di fronte ad avvenimenti così pesanti e invasivi ci possiamo sentire impotenti e scoraggiati. Sussiste però una parte di ogni situazione, per quanto avversa,questa è la parte sana , positiva, viva , traboccante  di speranza  in cui possiamo intervenire, 
Ovviamente sarebbe semplicistico e riduttivo dire che la differenza tra benessere e malessere dipende solo da noi e dal nostro modo di porci, ma è comunque in questo spazio che si può lavorare con l'arte: non eliminando i problemi poiché gli arteterapeuti non sono onnipotenti né dotati di poteri occulti, ma andando invece più concretamente a facilitare l'emergere della creatività, suggerendo tecniche che potenzino gli aspetti caratteriali positivi e offrendo un contenitore emotivo e degli strumenti ove trovino spazio le emozioni che danno tensione, disagio, passività o disorientamento.

Lavorando sulle parti positive si attuano evoluzioni e cambiamenti più facilmente e più stabilmente che andando a rimuovere le parti ritenute, a torto o a ragione, insoddisfacenti e oscure. È preferibile intervenire potenziando le qualità piuttosto che reprimendo i difetti poiché ciascuno ha in sé una capacità autorigenerativa enorme che molto spesso è sufficiente solo stimolare; tutte le tecniche legate alle arti-terapie hanno questa funzione, come anche quella di porre in migliore comunicazione soma e psiche, corpo e mente. Offrendo al'utente  strumenti di espressione e/o di realizzazione plastica, il counselor o il terapeuta facilitano in lui l'emergere delle emozioni, dei desideri, dell'aggressività, delle paure.

I due "cervelli" 


J. W. Goethe ha scritto: "dentro di noi vivono due spiriti"; questa sua convinzione, probabilmente dettata dalla sensibile percezione dell'artista, è suffragata dai neurofisiologi che ci parlano del "doppio cervello", ove l'emisfero destro e quello sinistro hanno differenti funzioni e linguaggi così che pressoché contemporaneamente si possono produrre due differenti processi di pensiero.

Non va dimenticato inoltre che nella civiltà occidentale, la nostra, è, quantomeno dall'Illuminismo, privilegiato l'aspetto cognitivo e le qualità e scienze legate alla ragione (emisfero dominante o maggiore è il sinistro: linguaggio digitale); questa predominanza ci impoverisce lasciando inattive tutte le nostre risorse legate all'emisfero destro del cervello (che regola le attività più arcaiche, quelle che per prime hanno guidato i nostri passi, nonché quelli della specie umana). Il linguaggio analogico (non verbale), che deriva dall'attività dell'emisfero destro, sovrintende alla fantasia, alla creatività, all'intuizione, alla percezione visiva, olfattiva, alla comunicazione e ai segnali corporei: tutta questa ricchezza, un vero patrimonio presente in ognuno di noi, quasi non è utilizzata da una larga maggioranza di persone o lo è solo inconsciamente; riappropriarsene con consapevolezza può essere un valido sostegno nelle prove quotidiane che la vita ci pone. Non vogliamo però contrapporre questi due linguaggi o stabilire una priorità dell'uno sull'altro, bensì integrarli!

Tutte queste nostre capacità poco esplorate vengono comunemente utilizzate nell'art-counseling: così attraverso un disegno contatteremo meglio la nostra voglia di riconoscimento; con la creta faciliteremo a noi stessi una regressione e una graduale riappropriazione della tenerezza; con l'ausilio della musica è possibile accedere più facilmente a sentimenti ed emozioni rimosse; la danzaterapia ci può far comunicare col corpo al di là delle barriere del linguaggio e delle convenzioni; con la poesia riusciremo a integrare cuore e ragione sperimentando inoltre lo stare in un gruppo con sostegno emotivo reciproco, calore e partecipazione, pur conservando ognuno la propria preziosa individualità e andando ad arricchire il patrimonio comune del gruppo stesso con le nostre parti più belle liberamente espresse.




Un laboratorio di Art-Counseling


Il laboratorio  è un ambiente molto diverso dagli altri studi di . La stanza è luminosa, ricca di stimoli, e sembra già di per sé un quadro: fogli di carta di ogni tipo e dimensione, matite e pennarelli colorati, pani di creta, plastilina, stoffe, gomitoli di lana e poi forbici, scotch, colla, matite; oppure ha un caldo pavimento in legno, strani strumenti musicali, qualche telo colorato, quasi vuota per poter danzare o raccogliersi e rilassarsi ascoltando musica.

Lo studio di art-counseling è quindi un luogo che privilegia la creatività, un ritorno al gioco e all'infanzia. C'è qualcosa che però rende la stanza diversa da altri luoghi come i laboratori espressivi o gli atelier delle scuole a formazione artistica ed è la sua funzione, l'uso che ne viene fatto. Non è solo un posto ove giocare, esprimersi, sperimentare, ma è un setting terapeutico, ossia uno spazio e un tempo definito in cui tutto ciò che avviene ha un significato e viene utilizzato per facilitare l'autoconsapevolezza, lo sviluppo emotivo eil ben-essere.


Area corporea


Danzaterapia & rilassamento: la danza risveglia il corpo e l'immaginazione e poiché le esperienze interiori si esprimono più facilmente con il corpo piuttosto che con le parole, che spesso sono inadeguate, è possibile pervenire a un cambiamento utile all'individuo imparando poco a poco ad esprimersi in modo nuovo, magari più libero, attraverso il corpo che si mobilita e parla per noi; esprime ferite e debolezze ma anche desideri e sentimenti.

Teatroterapia: il teatro è comunicazione con il corpo, la voce , le parole; ha, fra le tante, delle funzioni precipue utili nell'ambito terapeutico e cioè quella di fingere per essere più vero, di mentire per sottolineare delle verità; è capace di gestire la violenza e di dare un senso all'umana follia; contrappone e media, critica e comprende, permette di mostrare ciò che è nascosto e nascondere l'evidenza.

Il teatro è illusione e l'illusione crea una realtà possibile che media tra sogno, gioco e quotidiano e, di conseguenza, attua uno spazio terapeutico.





Il Counseling si svolge in gruppo e individualmente,qui di seguito sono esposti i miei progetti di laboratorio di art-counseling:


in allestimento