mercoledì 19 dicembre 2012

Se io fossi Babbo Natale

Questa notte ho sognato di essere Babbo Natale ! Ero più o meno così
 ( guarda la figura ).
Mi trovavo in Lapponia circondato da candida neve rinchiuso in casa per proteggermi dal freddo, che fuori la faceva da padrone con le sue raffiche di vento, ma il candido colore della neve mi rapiva e mi induceva a pensare di uscire quanto prima per andare incontro a tutto il bello che c'era la fuori . Così dentro una casa in disordine piena di pacchi e pacchettini mi affrettavo a finire di confezionarli per uscire al più presto possibile. Allora mi accingevo in fretta a leggere le letterine che mi scrivevano da tutto il mondo , leggevo e impacchettavo , leggevo e impacchettavo e all'improvviso una tristezza mi assaliva perché chi mi scriveva erano solo bambini, sempre bambino solo bambini mai una lettera di un adulto che iniziasse così:



Caro Babbo Natale, ciao.
Sono Marco e ho 41 anni.
Quest’anno ti scrivo per..
Oppure
Ciao Babbo Natale, sono Mariarosa,
Come stai? Ho 57 anni e come tutti gli anni ti scrivo perchè…
Ci tengo a precisare, io adoro i bambini, mi piace stare a guardare le loro facce stupite e i loro sorrisi quando entro in casa ed esclamo " Oh oh, Merry Christmas!".
Sono adorabili e anche se accade da centinaia di anni non ci si abitua mai. Vuoi sapere un segreto? Nel mio sogno,  sentivo che erano proprio i loro sorrisi a mantenermi in vita e a darmi tanta carica per svolgere il mio lavoro di Babbo Natale. Solo che avrei tanto voluto vedere gli stessi volti stipiti e gli stessi sorrisi sui visi dei grandi.
ALLORA TUTTO ALL'IMPROVVISO ENTRA DALLA PORTA UN CINESE, INSIEME AD UNA FURIA DI VENTO CHE INVECE DI INFREDDOLIRMI MI EMANA UN TEPORE DELIZIOSO,  CHE POI SCOPRO CHE CONOSCO DA ANNI ED E' UN MIO AMICO SORDO-MUTO, INFATTI NON PARLA E MI PORGE TRA LE MANI UN FOGLIO SU CUI C'E' SCRITTO :

Se gente avele fiducia plovale a fale le cose
Se gente plovale è possibile che non liuscile subito, ma pelchè no, può dalsi anche di si
Se non liuscile, ma avele costanza, plima o poi comunque liuscile
Se la gente liuscile avele ancola più fiducia
Se avele più fiducia continuale a fale nuove cose
Se  continuale a fale cose nuove salile semple al  livello supeliole ed essele felice
(e ricomincia da capo)



Nel leggere mi viene voglia di portare dei regali non solo ai piccini ma  anche ai grandi e così decido di impacchettarne tre :



Regalo 1: 

I primo pacco, nel mio sogno sai cosa contiene?
Contiene fiducia (d’altronde è stato consigliato anche dall' amico cinese).
La fiducia non è qualcosa che si compra, è una scelta. A me piace chiamarla fede.
Si dice che la fede sia credere in qualcosa che non si vede e il premio alla fede  vedere quel qualcosa in cui si è creduto.
Allora ecco, il primo regalo che ti porto, sempre nel mio sogno, contiene fiducia, quella fede indelebile, ostinata che ti fa credere che tutto sia possibile.
Perchè è vero, qualsiasi idea può fallire, ma può anche riuscire.
Che tu possa scegliere di avere fede amico mio, perchè la fede apre le porte ai miracoli.
Dovete credere in qualcosa:
l’istinto, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa.
Questo approccio non mi ha mai tradito e ha fatto la differenza nella mia vita.
Steve Jobs 

Regalo 2:

“Per decidere, occorre conoscere”
Ecco dunque che io (Babbo Natale) come secondo regalo ho pensato un paio di occhiali.
No no, non di quelli che c’erano sulle riviste e che promettevano di far vedere attraverso le pareti per spiare le donne nude! Oh, oh, oh, Merry Christmas. No no!
Un paio di occhiali che possano permetterti di guardare oltre, di vedere le situazioni al di là della loro apparenza, sempre da nuovi punti di vista.
Qualche tempo fa un mio figlio mi disse, dopo che alla mia richiesta di cosa stesse facendo, in basso alla poltrona  del passeggero, in  macchina mi rispose :
Mi piace guardare in posti nei quali solitamente non guardo  perchè spesso ci trovo cose interessanti e poi vedo il mondo da un altra prospettiva
Che tu possa continuare a farti domande e, con i miei occhiali, io possa aiutarti a guardare oltre.

Regalo 3: 

Quest’ultimo è un regalo al quale tengo molto. E’ per te, ma anche un po’ per me, perchè sono centinaia di anni che sono qui e aspetto, e so che prima o poi la mia fede verrà ripagata.

La terza scatola che ti consegnerei sai cosa conterrebbe? Conterrebbe la voglia di tornare a chiedere, come quando eri bambino e nel momento in cui entravo in casa tua mi guardavi stupito esorridevi quando esclamavo “Oh oh oh!”.
Te lo ricordi? Io si, molto bene. Che bello che era vero?
Ricordo i tuoi occhi vispi e allegri, ricordo il tuo cuoricinomi sembrava di vederlo battere forte forte da sotto la tua maglietta.
Poi ad un certo punto hai smesso.
Gli adulti hanno smesso di chiedere, ecco perchè i loro sogni fanno fatica a realizzarsi. Perchè qualcuno ad un certo punto (e non mi sono mai spiegato il motivo perchè questo continui ad accadere) gli ha detto che Babbo Natale non esisteva e che dovevano guardare in faccia la realtà.
E’ una delle più grandi bugie che vengono raccontate a tutta l’umanità. E poi cos’è la realtà se non il modo in cui vediamo il mondo, il riflesso dei nostri pensieri?
Che tu possa tornare a chiedere amico mio, come quando eri bambino, i tuoi occhi luccicavano e ti batteva forte forte il cuoricino.
Perchè solo chiedendo avrò modo di ascoltarti e, ricevando la tua richiesta,
dare un premio alla tua fede.

Io sono Vincenzo e questo è il mio sogno…

Mi piacerebbe che tu prendessi quanto hai letto come reale, perchè lo è (me l’ha suggerito proprio Babbo Natale di dirtelo…).
E vorrei anche che tu accogliessi il mio semplice, sentito augurio:
Buona Vita è il mio semplice augurio.
Da cuore a cuore.
Vincenzo D'Angelo
P.S.: Babbo Natale mi ha detto anche di dirti che mancano ancora alcuni giorni e che, se decidi scrivergli, lui fa ancora in tempo… : )