giovedì 26 aprile 2012

METAMORFOSI la tua seconda possibilità per spiegare le eli e fare della tua vita un capolavoro

La metamorfosi è la serie dei mutamenti di forma e di struttura prima di giungere a completo sviluppo.
Il cambiamento è l'effetto del mutare.
i condizionamenti della famiglia, l’ambiente in cui viviamo e gli schemi mentali che ci vengono trasmessi ci portano a vivere la vita di altri, questa realtà purtroppo impedisce di allargare la propria visione, è un limite, è un paraocchi sulla visione delle proprie prospettive di miglioramento. Quanta gente vive inconsapevolmente questo dramma? Eppure è così fintanto che non ci si sveglia.

martedì 24 aprile 2012

il corpo lo scrigno del nostro vissuto

 FILMOSOFIA quando un ciak ti fa rifletter
il corpo il depositario del nostro vissuto
l'estensione della nostra mente 

domenica 15 aprile 2012

Le ali della Libertà - "O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire."


FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere


nella vita c'è sempre la possibilità di scegliere .Puoi impegnarti nel costruire o nel distruggere 
anche te stesso.

FILMOSOFIA monologo sulla paura


FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere



Paura , timore , ansia, uno strano senso di inquietudine che ti fa soffrire 
oggi per qualcosa che non sai nemmeno se accadrà in futuro.
Imparare a conoscere l'origine di tali emozioni 
per poterle gestire per non subire 
un sequestro mentale.
E' un dovere 
verso
stessi.

FILMOSOFIA Se hai un sogno, vai e inseguilo.


FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere


 Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosavai e inseguilaPunto.

sabato 14 aprile 2012

L'Amore secondo Troisi


FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere



L'Amore secondo Troisi

il miracolo dalla madonna che piange


FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere





È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere le cose che ti appartengono e che non ti appartengono, che ti servono e che non ti servono, la capacità di discernere .

filosofia di vita


"FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere




Ah, avete deciso di comprare casa…come mai? Che, avete problemi?
Problemi? No, perché?
Ma se uno sta bene insieme, non capisco perché deve andare a prendere…uno dice “Viviamo insieme” quando vuol dire che le cose non vanno…Infatti poi quando peggiorano dice: “Perché non ci sposiamo?”…che proprio cominciate che non ce la fate più: “Che facciamo un figlio?”.
E quando alla fine vi odiate ma siete vecchi, dite “Che ci lasciamo proprio adesso che siamo vecchi?!”.
È quello il percorso.



Massimo Troisi
(San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994)


La trama: Tommaso e Cecilia sono una giovane coppia sulla strada del matrimonio. Hanno paura di affrontare gli obblighi della vita a due e per questo si la sciano e si riprendono ripetutamente. 
La verità è che si sentono troppo diversi per sposarsi ed essere felici e proprio quando sono sul punto di compiere il grande passo, in una delle ultime sequenze del film, Tommaso non trova il coraggio di presentarsi in chiesa e le manda un biglietto in cui le da appuntamento in un bar vicino. Diciamo subito che non si tratta del solito film incentrato su una storia d'amore, ma che "è" un film sull'amore, dove si disquisisce sul sentimento facendone un' analisi ed approfondendo il discorso sull' incomunicabilità della coppia e la difficoltà di costruire un rapporto stabile e duraturo tra un uomo e una donna. Perché l'amore si trasforma in calesse?, è una domanda che molti si sono posti. La risposta di Troisi: <<...per spiegare al meglio la delusione di un qualcosa le cui aspettative non sono state mantenute, poteva essere usato un qualsiasi altro oggetto , una sedia o un tavolo, che si contrappone come oggeto materiale all'amore spirituale che non c'è più." L'amore, per Massimo Troisi è complesso e difficile da gestire, notissima è la sua frase: <<...secondo me un uomo ed una donna sono le persone meno adatte a sposarsi...>>. A mio avviso si trasforma in un calesse in quanto strumento materiale per uno spostamento metaforico del focus sull'obiettivo matrimonio distanziandosi così dal processo nonché tutte le fasi spirituali che lo compongono



quando c'è l'amore c'è tutto



"FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere"

"Quando c'è l'amore c'è tutto".
"No ti sbagli, chella è 'a salute".

Massimo Troisi
(San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994)
La serenità è la capacità di riuscire di tenere fissa l'attenzione, in mezzo alle difficoltà, su ciò che per noi è prioritario
In questo caso la serenità e la salute emergono nel momento in cui ci liberiamo dei preconcetti e del giudizio altrui, su una possibile paternità incerta. 

FILMOSOFIA "voglio soffrire bene"

Questa notte non riuscivo a dormire, mi giravo e rigiravo nel letto, senza mai incontrare Morfeo.
Poi ad un tratto mi è venuto in mente lui, il nostro caro Massimo, il Troisi nazionale, il filosofo della porta accanto colui che se incontri la mattina, con uno sguardo, un sorriso o una battuta, ti illumina la mente e ti spiana la strada, ti fa andare incontro alla giornata con gioia e come per magia ti riesce a  sgrovigliare un nodo che avevi nella mente.
Da piccolo sono stato fino all'età di otto anni figlio unico. Protetto tra le mura di casa uscivo solo per frequentare la scuola elementare. Stando a casa, dopo i compiti, son dovuto ricorrere all'ingegno per inventarmi dei giochi che potevo svolgere da solo. Negli anni 60  videogiochi, console, ps3 e diavolerie varie non esistevano, l'unica console che in mio possesso : il mio cervello, la mia mente, la mia fantasia .
Così mi immergevo nei videogiochi che mi raffiguravano come l'eroe del contesto immaginifico da me prodotto e quando, tutto ad un tratto, venivo interrotto da qualcuno che bazzicava in casa, disturbando la mia mission, sobbalzavo e alla domanda che mi si poneva, esordivo rispondendo con termini inesistenti nel vocabolario della lingua italiana da me coniate al momento.
Bene questa notte mi venivano in mente i films di Massimo, la sua filosofia di vita e poi ad un tratto mi son visto alla lavagna con il gessetto tra le mani che scrivevo ( ascoltando il rumore che fa il gesso quando viene premuto sulla lavagna, sensazione che non provavo da tanto),  "FILMOSOFIA" .  Mi son svegliato e ho deciso di cimentarmi, sperando che ci riesca, in una rubrica che voglio chiamare proprio così :


"FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere" 

Spero che vi piacerà, naturalmente come non iniziare proprio con lui?
Massimo augurami ed auguratemi anche tutti voi che mi seguite  un imbocca al lupo.

Lasciatemi soffrire tranquillo.
Chi vi chiede niente a voi? Vi ho chiesto qualcosa? No.
Voglio solo soffrire bene.
Mi distraete. Non mi riesco a concentrà. 
Con voi qua non riesco... Soffro male, soffro poco, non mi diverto.
Non c'è quella bella sofferenza... 
Massimo Troisi
(San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994)

Bene è proprio così quando la sofferenza fa capolino nella nostra vita è giusto che la viviamo, che la metabolizziamo, accettando così la vita per quella che è, un insieme di eventi variegati e non una copertina patinata di un giornale dove tutti sorridono.
 Per cui : "mi distraete. Non mi riesco a concentrà"

venerdì 6 aprile 2012

IL CORPO GRIDA... Quello Che La Bocca Tace

IL CORPO GRIDA... Quello Che La Bocca Tace... La malattia è un conflitto tra la personalità e l'anima.

Molte volte...

Il raffreddore "cola" quando il corpo non piange...

Il dolore di gola "tampona" quando non è possibile comunicare le afflizioni.

Lo stomaco "arde" quando le rabbie non riescono ad uscire.

Il diabete "invade" quando la solitudine duole.

Il corpo "ingrassa" quando l'insoddisfazione stringe.

Il mal di testa "deprime" quando i dubbi aumentano.

Il cuore "allenta" quando il senso della vita sembra finire.

Il petto "stringe" quando l'orgoglio schiavizza.

La pressione "sale" quando la paura imprigiona.

Le nevrosi "paralizza" quando il bambino interno tiranneggia.

La febbre "scalda" quando le difese sfruttano le frontiere dell'immunità.

Le ginocchia "dolgono" quando il tuo orgoglio non si piega.

Il cancro "ammazza" quando ti stanchi di vivere.

Ed i tuoi dolori silenziosi? Come parlano nel tuo corpo?

La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando cammino.

Mi sembra bello condividere questo messaggio: LA STRADA PER LA FELICITÀ NON È DRITTA.

Esistono curve chiamate Equivoci.

Esistono semafori chiamati Amici.

Luci di sicurezza chiamate Famiglia.

E tutto si compie se hai: una ruota di scorta chiamato Decisione.

Un potente motore chiamato Amore.

Una buona assicurazione chiamata Fede.

E abbondante carburante chiamato Pazienza.

A VOI LE RIFLESSIONI......