martedì 28 febbraio 2012

Il counseling è : “aiutare ad aiutarsi”




Il counseling non è una terapia psicologica o psicanalitica e non si occupa in modo specifico di patologie, ma è una relazione professionale d’aiuto che punta a rinforzare e accompagnare il cliente nell’affrontare momenti e situazioni di crescita, crisi e cambiamento in tutti gli ambiti della vita (personale, lavorativa e sociale), per migliorare le relazioni e sviluppare la propria consapevolezza ed autostima, la capacità di prendere decisioni, di risolvere situazioni problematiche e di superare disagi interiori e difficoltà emozionali. 
Il counselor è una persona capace di ascoltare e sostenere le persone con competenza e comprensione per dare un sostegno efficace nei momenti di crisi di fronte a cambiamenti, difficoltà nelle relazioni, nello studio e sul lavoro, nelle scelte e decisioni da prendere, nei momenti di disagio emozionale. Non dà consigli o giudizi e non spinge a una ristrutturazione della personalità, ma aiuta le persone a rispecchiarsi e a trovare da sé e in sé la forza, la chiarezza e la determinazione necessarie. 
È una figura professionale riconosciuta in gran parte dell’Europa e paesi extraeuropei. In Italia, la Professione di Counselor ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del C.N.E.L. Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. 

giovedì 23 febbraio 2012

FAMMI CIO CHE VUOI

Quante volte abbiamo cercato di scuotere un amica o un amico da una relazione assurda.
Lui o lei si fanno fare di tutto: invalidazioni, svalutazioni continue. Piccole e grandi soprusi. Attaccati a qualcuno che non mostra amore ma noi, niente non vogliamo vedere, cerchiamo di giustificare le sue azioni i suoi comportamenti e cominciamo anche ad immaginare che forse , quello è amore .
cerchiamo di capire cosa accade: chi ha uno stile dipendente ( fino poi ad essere pervasivo - e dunque a sfociare in un disturbo) considera le relazioni con gli altri necessarie alla sua sopravvivenza.
Non crede di saper funzionare in modo indipendente.
Più che miti e docili; sono in ammirazione, amorosi e desiderosi di dare tutto di loro stessi.
Interpretano molto bene la parte della persona inferiore verso quella superiore;  comunicano alle persone dominanti della loro vita che sono utili, simpatetiche, forti e competenti. Negano la loro individualità, le loro differenze e chiedono poco altro che accettazione e sostegno, comportamento molto diffuso in particolar modo tra le donne, e così amare diviene "amare troppo". Mentre sperano o desiderano che "lui" cambi, di fatto si coinvolgono sempre più profondamente in un meccanismo di assuefazione. Subordinano i loro bisogni a quelli degli altri,  pronti a soddisfare richieste irragionevoli e sottomettersi a maltrattamenti e intimidazioni per evitare l'isolamento e l'abbandono. Mettono l'altro su un piedistallo e/o se stessi in basso.
Ma così il dipendente non sembra dare, ma solo chiedere, perché il sottomettersi incondizionato va bene a chi ha bisogno di sentirsi idolatrato, ma poi anche quello inizia a svalutare questa fiducia, perchè proviene da una persona che non valuta se stessa, e dunque la sua approvazione perde valore.
Vi chiedo : non vi sembrano queste ottime ragioni per intraprendere un cammino di crescita e conoscenza di sé in modo da riuscire a riconoscersi le proprie risorse, competenze ed abilità? Scoprirsi, così,  individui che sanno fare qualcosa in qualche area,  piano piano acquisire sicurezza e fiducia per vivere le relazioni in modo più adulto e godersi se stessi e gli altri?
BUONA VITA A VOI TUTTI E SOPRATUTTO ...BUONE SCELTE

SIAMO UOMINI O CAPORALI

Vi sarà capitato di conoscere qualche persona che, anche al di fuori del contesto professionale, si porta dietro un modo di fare e di relazionarsi legato al suo ruolo. Magari sarà stato un militare che parla ai suoi figli come ad una truppa o di un insegnante che va a caccia dell'errore anche con il marito. Il ruolo ha travalicato il suo ambito funzionale di applicazione, diventando qualcosa che addirittura "struttura la persona". La potenza dei ruoli non va sottovalutata perchè rischia di cancellare la ricchezza dei rapporti, riducendo l'incontro tra due persone ad un copione tra due personaggi. Come se questo non fosse già abbastanza grave, c'è dell'altro. L'individuo, anzi persona ma che dico personaggio  di cui sopra ho indicato, al venir meno del suo ruolo per sopraggiunti limiti di età, o per alti motivi rischia il disorientamento e la perdita della sua identità. Identità che in realtà non a mai conosciuto ( intendo dire la sua vera identità ) rischiando così uno stato depressivo in quanto ci si accorge di essere degli omuncoli, dei mezzi uomini insomma , come diceva Totò,  dei caporali. 
Di queste persone in giro se ne trovano a bizzeffe si nascondono dietro i loro titoli , le loro macchine lussuose, i loro gioielli le loro pellicce o le loro mega-case, io li chiamo GONFIATI . A proposito di questo vi voglio raccontare una bellissima storia narrata da Kahlil Gibran .
I contadini dei villaggi, per proteggere il raccolto, creano un fantoccio, uno spaventapasseri. () Gibran dice una volta ho chiesto a uno spaventapasseri " capisco il contadino che ti ha costruito, ha bisogno di te. Capisco i poveri animali, non sono abbastanza intelligenti da capire che sei finto. Ma con la pioggia e con il sole, nel caldo estivo e nel gelido inverno, tu tene resti qui: a far che?" .
 E lo spaventapasseri ha risposto: "non sai quanto sono felice. spaventare tutti quegli animali mi da una tale gioia che vale la pena di stare sotto quella pioggia, di patire il caldo, l'afa, l'inverno, qualunque cosa. Faccio spaventare migliaia di animali! So benissimo di essere finto, non ho nulla dentro, ma non m'importa. Sono felice di spaventare gli altri."       


VI AUGURO DI ESSERE INDIVIDUI E NON PERSONAGGI

BUONA  VITA A VOI TUTTI  
    

martedì 14 febbraio 2012

10 Frasi Illuminanti del Buddha.

Siddhartha Gautama non ha bisogno di presentazioni. Considerato nella tradizione buddista come "il risvegliato" o "l'illuminato", le sue parole e i suoi insegnamenti hanno travalicato i millenni e ancora oggi sono straordinariamente vivi e fortemente attuali.

Ecco una selezione delle frasi del Buddha che personalmente ritengo estremamente significative e illuminanti della profondità del suo pensiero.

1. "Una brocca si riempie goccia a goccia"

Ogni cambiamento, ogni traguardo e ogni piccolo successo non si raggiungono dall'oggi al domani. Sono necessari impegno, dedizione, costanza e pazienza.

2. "Ciò che siamo è il risultato di ciò che pensiamo"

Buddha a questo riguardo ha anche aggiunto: "La mente è tutto".  I "giusti" pensieri sono ciò che creano la nostra esistenza. I tuoi pensieri determinano le tue azioni; le tue azioni determinano il corso della tua vita.

3. "Trattenere la rabbia e il rancore è come tenere in mano un carbone ardente con l'intento di getterlo a qualcun altro: sei tu quello che viene bruciato" 

Imparare a perdonare è il dono più grande che puoi fare a te stesso. Trattenere odio e rancore non porta alcun beneficio né a te né a coloro che ti sono vicino. La libertà passa attraverso il perdono.

4. "Per quante buone parole potrai leggere e pronunciare, quale bene ti arrecheranno se non le metterai in pratica?"

Parlare è facile, non è vero? Sono le azioni quelle che contano. Per crescere è necessario agire, impegnarsi, vivere in pieno la propria esistenza coerentemente con i propri valori e i propri princìpi. 

5. "Nel momento in cui proviamo della rabbia, abbiamo già smesso di lottare per la verità e abbiamo iniziato a lottare soltanto per noi stessi"

Cerca sempre di comprendere gli altri, prima di pretendere di essere capito. Facile a dirsi, ma complicato da realizzare. In ogni occasione, sforzati sempre di ascoltare e di osservare la realtà dalla prospettiva altrui. Preoccupati di essere felice, non di avere ragione.

6. "E' meglio conquistare te stesso piuttosto che vincere mille battaglie"

Per conquistare te stesso devi assumere consapevolezza dei tuoi pensieri. Allontana i pensieri che si contrappongono al modo in cui vuoi realizzare la tua vita. Allontana i pensieri che si contrappongono alla realizzazione dei tuoi sogni.

7. "La pace viene da dentro. Non cercarla di fuori"

Non cercare all'esterno la pace e l'armonia che puoi trovare soltanto dentro di te. La pace interiore non giunge da un nuovo lavoro, da un'auto nuova o da un vestito firmato... la pace interiore è una nuova prospettiva e la nuova prospettiva inizia con te.

8. "Cerchiamo di essere riconoscenti"

C'è sempre qualcosa di cui essere grati. Non essere così pessimista se ogni tanto le cose non vanno come vorresti. Sii sempre riconoscente per gli affetti e le persone che già hai vicino a te. Un cuore grato ti rende felice.
9. "L'unico vero fallimento nella vita è non agire in coerenza con i propri valori"

Sappiamo molte cose, ma non sempre facciamo ciò che sappiamo. Non limitarti a consumare informazioni, ma cerca di riflettere autonomamente su ciò che accade intorno a te e agisci sempre in base ai tuoi valori, non in base a ciò che sembra più popolare.

10. "E' meglio viaggiare bene piuttosto che arrivare"

La meraviglia della vita è il viaggio, non la conclusione. Non dobbiamo arrivare da nessuna parte, siamo già nel pieno della vita. Non rimandare la tua felicità a un momento successivo, quando forse raggiungerei degli obiettivi. Cerca la felicità nell'oggi, e goditi il viaggio.

Le più belle frasi di Gandhi

Mohandas Karamchard Gandhi, detto il Mahatma (soprannome datogli dal poeta indiano R.Tagore che in sanscrito significa “Grande Anima”), è il padre dell’indipendenza indiana. 

Il messaggio che il Mahatma ci lascia è molto attuale: Gandhi, “piccolo grande uomo”, riesce con le sue sole forze, a sconfiggere il potente Impero britannico e a realizzare il suo grande sogno dell’indipendenza per il suo paese. 

Come? Con la forza sbalorditiva della non violenza, del boicottaggio pacifico, della resistenza passiva e della ricerca della Verità. 

Come possiamo rendere attuale Gandhi? Ecco di seguito alcune delle sue frasi ancora vive oggi:

- Noi stessi dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

- Combattere ingiustizia, dispotismo e avidità è l’unica strada per chi vuole la pace.

- Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.

- Ci sono molte cause per le quali sono pronto a morire, ma nessuna per la quale sono pronto ad uccidere.

- Che differenza fa per i morti, gli orfani, i senzatetto, se la folle distruzione è compiuta in nome del totalitarismo o della democrazia?

- Il potere esercitato giustamente deve essere leggero come un fiore; nessuno deve sentirne il peso.

- Il mio più intimo desiderio è di realizzare la fratellanza tra tutti gli uomini, indù, musulmani, cristiani, parsi e ebrei.



- Lo scopo della nostra vita è di servire la Forza che ci ha creati, e dalla cui misericordia o approvazione dipende il nostro stesso respiro, servendo con lealtà le Sue creature. Questo significa amore, che dovrebbe sostituire l'odio che si vede ovunque.

- Il principio “Occhio per occhio” servirà solo a rendere cieco il mondo intero.

- Sono profondamente convinto che nessuna religione possa essere sostenuta dalla forza bruta. Al contrario, quelli che brandiscono la spada periscono sempre di spada.

- Potrete avere occasione di possedere o usare cose materiali, ma il segreto della vita sta nel non rimpiangerle mai.

- Ci sono due tipologie di potere. L’uno è ottenuto per mezzo della paura della punizione, l’altro attraverso gli atti di amore. Il potere fondato sull’amore è infinitamente più stabile e incisivo del potere conquistato attaverso la paura della punizione.

- E' meglio, quando si prega, avere un cuore senza parole piuttosto che delle parole senza un cuore.

- Un codardo non è capace di dichiarare il proprio amore. Questa è una prerogativa del coraggioso.

- Se potessimo cancellare l'"Io" e il "Mio" dalla religione, dalla politica, dall'economia ecc. saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra.

- La nostra vita d'ogni giorno non può mai separarsi dalla componente spirituale. Entrambe agiscono e reagiscono l'una con l'altra.

- Il cammino naturale dell'anima è verso l'altruismo e la purezza

- La non violenza è il primo articolo della mia fede e l’ultimo del mio credo

- Sono un incorreggibile ottimista. Il mio ottimismo si fonda sulla mia convinzione che ogni individuo ha infinite possibilità di sviluppare la non violenza. Più l’individuo la sviluppa, più essa si diffonderà come un contagio che a poco a poco contaminerà tutto il mondo. 

- La mia vita è il mio messaggio. 


- La vera moralità non consiste nel seguire il sentiero battuto, ma nel cercare ciascuno la propria strada e nel seguirla senza esitazioni. 

- L’amore non conosce mai la paura. 

Il precetto della seguente strofa didattica di Gajarati – rispondere al male con il bene – fu il principio guida di Gandhi:

“Per una scodella d’acqua, 
rendi un pasto abbondante; 
per un saluto gentile, 
prostrati a terra con zelo; 
per un semplice soldo, 
ripaga con oro; 
se ti salvano la vita, 
non risparmiare la tua. 

Così parole e azione del saggio riverisci; 
per ogni piccolo servizio, 
dà un compenso dieci volte maggiore: 

Chi è davvero nobile, 
conosce tutti come uno solo 
e rende con gioia bene per male”.

lunedì 13 febbraio 2012

COUNSELING QUANDO SCEGLIERLO ?








Quando voglio accellerare il tempo 

scelgo un coach







quando voglio vivere pienamente

 il mio tempo, scelgo un counselor








quando sono fuori dal tempomi rivolgo 

ad uno psicoterapeuta













il coaching è per migliorare l'efficienza 


il counseling per migliorare l'efficacia


la psicoterapia per ripristinare il funzionamento.






BUONA VITA A TUTTI VOI                  (COUNSELING IS GOOD 4 YOU)





PSICOTERAPIA O COUNSELING ?


Le metafore rendono semplici concetti complessi, perciò me ne servirò per spiegare le 

differenze tra il counseling, il coaching e la psicoterapia.






Se con la mia macchina voglio andare più veloce, scelgo un coach. 






Se con la mia macchina voglio godermi il viaggio, scelgo un counselor.Con lui/lei mantengo 

l'auto in buono stato, ne proteggo la funzionalità, la lavo, la lucido, le cambio l'olio. 






Se non metto la benzina, resto a piedi. Se non metto l'olio, il motore è da rifare. Quando il motore è da rifare mi rivolgo ad uno psicoterapeuta. 










-Il coaching è per la competizione 

-il counseling per la prevenzione 

-La psicoterapia per la cura. 


                                                   (COUNSELING IS GOOD 4 YOU)

BUONA VITA A VOI TUTTI


sabato 4 febbraio 2012

Le Convinzioni : Come possono aiutarci a migliorare la nostra vita?


Non è importante se una cosa sia vera o falsa nella

nostra vita. In realtà nella nostra vita tutto può essere vero 


e tutto può essere falso, anche se milioni di persone rispetto 


a noi, 


affermano il contrario. Perché? Perché se siamo convinti


una determinata cosa, possiamo fare di tutto per difendere 


quella nostra convinzione. Anche credere negli asini che 


volano... ;-)))

Cosa sono le Convinzioni? Possono migliorare o addirittura 


cambiare la nostra vita? C'è chi pensa proprio di si e che 


esse abbiamo un potere enorme di permetterci di filtrare la 


nostra realtà. Ma sarà vero? Scopritelo in questo articolo con 


una storia molto divertente, ma che spiega perfettamente 


cosa sono le convinzioni. Mettetevi comodi.


Le Convinzioni : Lo strumento più potente per cambiare vita 


in un instante.

La realtà spesso può non essere quella che è, perché la 


filtriamo in base alle nostre convinzioni, ai nostri valori, alle 


nostre idee e alle nostre esperienze passate. Esistono due 


realtà, quella soggettiva e quella oggettiva. Ma andiamo con 


ordine, evitando così di perderci in inutili dibattiti :


Pippo e Pluto si trovano in una stanza dove entra un cane di

colore nero. Immaginatevi questa scena ;-)

A questo punto indaghiamo su ciò che succede nella realtà

della stanza.

Sia per Pippo che per Pluto il cane è di colore nero, questa

cosa è indiscutibile : Questa è la realtà oggettiva. Perché

entrambi vedono un cane di colore nero. Tuttavia in questa

realtà se analizziamo bene la cosa, esistono altre realtà,

quelle soggettive. Ad esempio quando il cane entra nella

stanza, Pippo potrebbe dire che è entrato un cane nero e

con molta gioia si appresta ad accarezzarlo. Al contrario di

Pluto che invece cerca di buttarlo fuori e di respingerlo.

Forse perché Pippo in passato ha avuto grosse gioie con i cani, mentre Pluto in qualche sua remota esperienza, si è convinto che il cane è aggressivo. Queste sono le realtà soggettive.

Nonostante oggettivamente tutti siamo consapevoli di un'indiscussa realtà, che nella stanza 


ci sia un cane nero, poiognuno filtra questa realtà in base alle proprie convinzioni.

Pippo vede nel cane un amico, Pluto vede nel cane un nemico. Anche il cane avrà la sua realtà soggettiva ed in base alle sue esperienze, potrà vedere in Pippo e in Pluto degli amici 


o dei nemici.

Questo esperimento dimostra che c'è una realtà unica per

tutti, ma nonostante ciò, poi ognuno la filtra nel modo in cui

ritiene sia quello migliore. Le convinzioni sono quindi dei filtri

che ci permettono di creare una realtà parallela a

prescindere dalla realtà oggettiva, uguale per tutti.

Da questo esempio si può capire benissimo, che basta

convincersi di una cosa, o meglio, cambiare le convenzioni di

una cosa, per cambiarne immediatamente la realtà personale della cosa stessa.

Lasciate che vi racconti una storia molto divertente che anni fa un uomo molto saggio mi 


trasmise : Francuzzo per lavoro, una mattina prese la sua macchina per andare in un paese 


vicino al suo. Quando arrivò all'ingresso del paese vicino, la macchina si spense. Provò e

riprovò ad accendere la macchina, ma invano, non c'era niente da fare. Allora iniziò a 


controllare tutto per bene e alla fine si accorse di essere rimasto senza benzina. Francuzzo

Francuzzo, sempre così sbadato... ;-)))

Quando lo capì, prese la sua borsa 24 ore e il cellulare che erano sul sedile destro e scese 


dalla macchina. Provò a chiamare ma il cellulare non dava segni di vita, la batteria

era scarica. Che ci volete fare? Francuzzo è così. Non pensa e non riflette ;-)))


Allora iniziò a camminare verso il centro del paese, dove abitava un suo amico. Mentre camminava pensava a cosa  dire al suo amico.  



< Ed iniziò a pensare a quello che doveva dire. >.

Francuzzo continuò per tutta la strada a pensare a tutte le

cose negative su quelle persone, creandosi una realtà tutta

sua. Quando arrivò davanti la casa del suo amico suonò il

campanello ed ecco che dal balcone spuntò la moglie con

tanto di sorriso e di gioia nel vederlo, perchè in quella casa,

gli volevano bene. Ma lui essendosi messo tutte quelle

strane cose in testa non badò a quella affettuosa

accoglienza.

Fisso la donna e :  si girò e se ne andò arrabbiato ;-)))  .

Francuzzo aveva creato una sua realtà basata sulle sue

convinzioni, del tutto diverse da quelle della realtà. Questo

amici è il potere che hanno le convinzioni sulla nostra vita,

possono fare cambiare le cose in un istante e possono darci

il meglio o il peggio.


La scelta sta a noi... Guardate le cose in maniera diversa e

le cose che guardate cambieranno...


A voi tutti,


UN SALUTO AFFETTUOSO





Vincenzo D'Angelo  

Counselor -  Life Coach  -  T. di Armonizzazione Posturale  -

Mediatore  Familiare -  Naturologo - operatore Shiatsu  -

Massaggiatore Olistico - Pratictioner e master Pratictioner in

P. N. L.

esperto in csienze e tecniche di comunicazione  psicocorporea  

studio  ad  Avellino - Caserta - Napoli -    


tel. 338  8809519   


 e:mail      equilibrioarmonia@libero.it

giovedì 2 febbraio 2012

IL MOVIMENTO PER SENTIRSI BENE E-MOTION movimento emozionale


L' E-MOTION  è costituita da diverse forme di movimento.Ci

sono esercizi fisici e respiratori


molto piacevoli che servono a ravvivare l’energia del corpo e 


a far superare i momenti di 


stanchezza e “pigrizia” rinfrescando la vitalità.


Altri movimenti sono più liberi: aiutati da 


semplici e stimolanti indicazioni, ci muoviamo 


spontaneamente, esprimendo le sensazioni e 


le emozioni che proviamo, in modo intuitivo.Questo avviene con l’aiuto di musiche precise 


molto efficaci e coinvolgenti.Il clima umano che si crea con l’E-MOTION è molto caldo e 


ricco di simpatia ed umorismo. Tutti i partecipanti vengono accettati e incoraggiati nella 


loro originalità e nel loro modo particolare di esprimersi: non c’è alcun giudizio  su come le 


singole persone si muovono. Nel corso della lezione avviene una scoperta libera di molte 


vive sensazioni e immagini positive che abbiamo dentro ma che le abitudini di vita tendono 


a rendere un po’ opache. Ne sentiamo l’effetto sul nostro spirito, che si apre 


all’ottimismo.Diciamo che veramente l’ E-MOTION fa sentire più giovani!Nella parte finale 


della lezione prevale il rilassamento, in cui si ascolta dentro di sé il risultato del “divertente 


lavoro” fatto e si ha una sensazione di pace, equilibrio ed amicizia.


Gli obiettivi dell’E-MOTION sono in definitiva questi:


rendere più fluido e completo il respiro e aumentare l’energia vitale; esprimere se stessi con 


il movimento creativo; MUOVERSI in modo spontaneo; “sciogliersi” con gli altri migliorando 


la comunicazione reciproca; sentirsi più sereni ed equilibrati.


A CHI SERVE E A COSA SERVE:


a chi vuole migliorare:il benessere e il piacere di vivere,lo stato bioenergetico del corpo e

l’immunità verso le malattie psico-somatiche,l'armonia posturale con l'acqusizione di una

maggiore consapevolezza corporea e di un SÉ corporeo,la sensibilità artistica e le capacità

espressive,l’empatia con gli altri,l’esperienza dello stato meditativo


     a chi vuole superare:

stati di stanchezza e depressionesituazioni di stress psicofisicodifficoltà di

comunicazionedisorientamento esistenziale


PER INFORMAZIONI CHIAMA : SUI PROSSIMI SEMINARI SCRIVI A    

equilibrioarmonia@libero.it      
                                                                                                               vincenzo.dangelo1965@gmail.com

Introduzione all’intelligenza emotiva


Cos’è l’intelligenza emotiva? E’ la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi, di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente, quantonelle relazioni sociali. Sono abilità complementari e distinte dalle capacità cognitive a cui si riferisce il Q.I. (quoziente intellettivo).


Potremmo definire l’intelligenza emotiva, in termini ancora più semplici, come un insieme armonico di abilità alla motivazione, empatia, logica e autocontrollo, che consente di sfruttare i lati positivi di ogni situazione.
Potenziarla significa diventare abili nel comprendere i propri sentimenti e quelli degli altri, abili nello sviluppare una grande capacità di adattamento e nel riuscire a convogliare opportunamente le proprie emozioni, abili nel non demoralizzarsi, ma anzi, motivare e sostenere anche gli altri. 
La consapevolezza delle proprie emozioni è un elemento chiave per instaurare un rapporto fondato sull’interscambio sociale, sulla capacità di creare empatia. Gandhi e Martin Luther King sono figure carismatiche, con una elevata intelligenza emotiva, indipendente dalle capacità cognitive matematiche o logiche. Queste figure non sono ammirate per avere sviluppato brillanti teorie fisiche, o per avere effettuato importanti scoperte scientifiche. Sono figure di riferimento per la loro capacità di motivare e sostenere grandi masse di persone verso degli obiettivi comuni, morali e non violenti. 

  
“Sono un essere mortale qualunque, soggetto alle stesse debolezze di tutti gli altri esseri viventi, non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la nonviolenza sono antiche come le montagne. L’unica cosa che ho fatto è cercare di sperimentarle al massimo delle miepossibilità.” M.Gandhi.
  
L’intelligenza emotiva si fonda sulla capacità di intuire i sentimenti e le aspirazioni delle persone che ci circondano e al contempo avere una piena cognizione del nostro stato d’animo. Questo consente di orientare il comportamento nella direzione del raggiungimento degli obiettivi prefissati, siano essi individuali o comuni. 


Per completare il quadro dell’intelligenza emotiva riporto un elenco delle abilità di cui è costituita.Le abilità cognitive che costituiscono l’intelligenza emotiva possono essere raggruppate secondo il loro ambito di appartenenza. Se ne distinguono principalmente cinque, in base ad una classificazione proposta originariamente da Gardner negli anni ’70 e tuttora condivisa da molti studiosi nelle sue linee essenziali:  

1. Autocoscienza: auto-osservazione e riconoscimento del sentimento provato. Abilità di percepire, interpretare ed esprimere le emozioni accuratamente.
2. Gestione delle emozioni: gestione dei sentimenti affinché siano appropriati alle circostanze; riconoscimento di cosa ha generato il sentimento; ricerca di modalità di gestione delle emozioni negative di ansia, collera e tristezza.
3. Automotivazione: instradamento delle emozioni per raggiungere uno scopo; autocontrollo emozionale; rinvio / ritardo di impulsi gratificanti e opprimenti.
4. Empatia: sensibilità verso i sentimenti e le preoccupazioni altrui, assumendo la prospettiva del prossimo; capacità di rilevare le differenze nel modo di percepire le cose da parte di persone diverse.
5. Gestione delle relazioni: gestione delle emozioni altrui; competenze e abilità sociali. 

Questo breve intervento voleva essere un’introduzione all’Intelligenza Emotiva, che ha molte applicazioni ed esempi che viviamo, anche se magari ora non ci vengono in mente, tutti i giorni nella nostra quotidianità, in casa, al lavoro, nel tempo libero. Comunque sia, l’Intelligenza Emotiva si puo’ coltivare, perfezionare ed insegnare, quindi forza e coraggio!
Vi lascio con una citazione di un saggio egiziano su cui vi chiedo di soffermarvi:

“Ragionate con il cuore ed agite con la mente” 


Vincenzo D'Angelo 
Life Coach - Counselor - Mediatore Familiare - T.di Armonizzazione Posturale
STUDIO AD   AVELLINO - CASERTA - NAPOLI
tel 3388809519