giovedì 2 febbraio 2012

Introduzione all’intelligenza emotiva


Cos’è l’intelligenza emotiva? E’ la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi, di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente, quantonelle relazioni sociali. Sono abilità complementari e distinte dalle capacità cognitive a cui si riferisce il Q.I. (quoziente intellettivo).


Potremmo definire l’intelligenza emotiva, in termini ancora più semplici, come un insieme armonico di abilità alla motivazione, empatia, logica e autocontrollo, che consente di sfruttare i lati positivi di ogni situazione.
Potenziarla significa diventare abili nel comprendere i propri sentimenti e quelli degli altri, abili nello sviluppare una grande capacità di adattamento e nel riuscire a convogliare opportunamente le proprie emozioni, abili nel non demoralizzarsi, ma anzi, motivare e sostenere anche gli altri. 
La consapevolezza delle proprie emozioni è un elemento chiave per instaurare un rapporto fondato sull’interscambio sociale, sulla capacità di creare empatia. Gandhi e Martin Luther King sono figure carismatiche, con una elevata intelligenza emotiva, indipendente dalle capacità cognitive matematiche o logiche. Queste figure non sono ammirate per avere sviluppato brillanti teorie fisiche, o per avere effettuato importanti scoperte scientifiche. Sono figure di riferimento per la loro capacità di motivare e sostenere grandi masse di persone verso degli obiettivi comuni, morali e non violenti. 

  
“Sono un essere mortale qualunque, soggetto alle stesse debolezze di tutti gli altri esseri viventi, non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la nonviolenza sono antiche come le montagne. L’unica cosa che ho fatto è cercare di sperimentarle al massimo delle miepossibilità.” M.Gandhi.
  
L’intelligenza emotiva si fonda sulla capacità di intuire i sentimenti e le aspirazioni delle persone che ci circondano e al contempo avere una piena cognizione del nostro stato d’animo. Questo consente di orientare il comportamento nella direzione del raggiungimento degli obiettivi prefissati, siano essi individuali o comuni. 


Per completare il quadro dell’intelligenza emotiva riporto un elenco delle abilità di cui è costituita.Le abilità cognitive che costituiscono l’intelligenza emotiva possono essere raggruppate secondo il loro ambito di appartenenza. Se ne distinguono principalmente cinque, in base ad una classificazione proposta originariamente da Gardner negli anni ’70 e tuttora condivisa da molti studiosi nelle sue linee essenziali:  

1. Autocoscienza: auto-osservazione e riconoscimento del sentimento provato. Abilità di percepire, interpretare ed esprimere le emozioni accuratamente.
2. Gestione delle emozioni: gestione dei sentimenti affinché siano appropriati alle circostanze; riconoscimento di cosa ha generato il sentimento; ricerca di modalità di gestione delle emozioni negative di ansia, collera e tristezza.
3. Automotivazione: instradamento delle emozioni per raggiungere uno scopo; autocontrollo emozionale; rinvio / ritardo di impulsi gratificanti e opprimenti.
4. Empatia: sensibilità verso i sentimenti e le preoccupazioni altrui, assumendo la prospettiva del prossimo; capacità di rilevare le differenze nel modo di percepire le cose da parte di persone diverse.
5. Gestione delle relazioni: gestione delle emozioni altrui; competenze e abilità sociali. 

Questo breve intervento voleva essere un’introduzione all’Intelligenza Emotiva, che ha molte applicazioni ed esempi che viviamo, anche se magari ora non ci vengono in mente, tutti i giorni nella nostra quotidianità, in casa, al lavoro, nel tempo libero. Comunque sia, l’Intelligenza Emotiva si puo’ coltivare, perfezionare ed insegnare, quindi forza e coraggio!
Vi lascio con una citazione di un saggio egiziano su cui vi chiedo di soffermarvi:

“Ragionate con il cuore ed agite con la mente” 


Vincenzo D'Angelo 
Life Coach - Counselor - Mediatore Familiare - T.di Armonizzazione Posturale
STUDIO AD   AVELLINO - CASERTA - NAPOLI
tel 3388809519