domenica 20 maggio 2012

Anima mia

Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.

-- Alda Merini

sesso e dialogo

Gli stati emotivi degli adolescenti vengono fortemente condizionati dagli aspetti sessuali. Questo dipende dal fatto che oggi gli adolescenti hanno a disposizione una grande quantità di informazioni sulla sessualità e sono costantemente bombardati da stimoli e immagini a contenuto sessuale. Molti genitori cercano di affrontare con i figli i temi della sessualità attraverso una maggiore informazione, ma il risultato è che si aumenta la dimensione cognitiva (il sapere “tecnico”), a scapito spesso dell’educazione sentimentale, di un’educazione cioè centrata sull’ascolto e il rispetto delle proprie emozioni e su quelle dell’altro. E' facile, da adulti, indossare l'abito di esperto e dall'alto della propria esperienza insegnare agli adolescenti come vivere e come affrontare i dilemmi del sesso e dell'amore. Ma ci risulta altrettanto facile smettere i panni dell'adulto, tornare con la mente a quando eravamo adolescenti e ricordare i vissuti che ci caratterizzavano, soprattutto quando eravamo travolti dall'impeto dei primi innamoramenti e stravolti dai repentini cambiamenti fisici del nostro corpo?
Facciamo mente locale prima di iniziare un dialogo aperto con i nostri ragazzi! E' un'ottima ed indispensabile risorsa che non deve però ritorcersi contro la relazione con i nostri figli.

Respirare bene equivale a vivere bene

I ritmi di vita veloci e le implicazioni emotive della società moderna hanno indotto l'uomo ad 


assumere una postura ed una modalità respiratoria poco funzionali e non in sintonia con i 


naturali bisogni dell'organismo.

Spesso paura, ansia, sentimenti di inadeguatezza rimangono emotivamente inespressi o non 

elaborati trovando una manifestazione somatica che si cristallizza e blocca con il tempo il 

nostro corpo. Ci troviamo così intrappolati in un corpo bloccato, contratto, in perenne stato di 

allerta che rappresenta più una gabbia che un mezzo per esprimersi e muoversi.

Alcune persone mantengono posturalmente un'apnea inspiratoria trattenendo il respiro 

all'interno di un torace sempre gonfio e contraendo spalle, collo e diaframma. Con il tempo 

questa postura può creare contratture e tensioni dolorose o disturbi psichici e può modificare 

il naturale e sano flusso respiratorio.

 Quando l'aria ristagna dentro i nostri polmoni accade qualcosa di importante: se noi 

tratteniamo il respiro impediamo al nostro corpo di eliminare il diossido di carbonio (anidride 

carbonica) che produce il nostro organismo come scarto del processo di respirazione 

cellulare. Inspirando noi immettiamo ossigeno nei nostri polmoni, questa preziosa sostanza 

viene trasportata dal sangue in tutto il nostro corpo che la utilizza come nutrimento e fonte 

energia, il risultato di scarto di questo processo è una sostanza tossica (anidride carbonica) 

che viene trasportata nuovamente nei polmoni e che dobbiamo eliminare attraverso 

l'espirazione. Quando tutto questo processo è bloccato o alterato il diossido di carbonio 

ristagna nel nostro sangue producendo effetti tossici e potenzialmente dannosi per la nostra 

salute fisica e psicologica. I nostri organi sono maggiormente esposti ai radicali liberi che ne 

provocano l'invecchiamento e il nostro cervello, non adeguatamente ossigenato e depurato 

può alterare la nostra capacità di concentrazione e la lucidità mentale lasciando spazio a 

senso di confusione, giramenti di testa, intorpidimento o formicolio di alcune parti del corpo, 

sensazione di paura e ansia, anche il nostro umore ne può risentire facendoci sentire più 

vulnerabili emotivamente. In un adulto il cervello da solo consuma circa il 25% del fabbisogno 

totale di ossigeno, in un bambino il consumo è del 50% dell'ossigeno totale: da questi dati 

appare evidente l'importanza di una corretta ossigenazione del nostro corpo.

Purtroppo molte persone non respirano in modo corretto e utilizzano meno di un terzo della 

capacità respiratoria dei polmoni. I polmoni sono divisi in lobi (tre lobi il polmone destro e due 

il sinistro: più piccolo in quanto lascia spazio al cuore), per respirare pienamente abbiamo 

bisogno di coinvolgere i polmoni nella loro interezza.

Potenzialmente ognuno di noi può respirare in modo corretto in quanto l'essere umano alla 

nascita utilizza la respirazione completa … solo che crescendo disimpara a respirare 

correttamente spesso a causa di emozioni e vissuti non elaborati che si cristallizzano nel 

corpo creando dei blocchi psico corporei. Questa disfunzionalità respiratoria può essere 

eliminata ripristinando uno spontaneo e naturale flusso respiratorio potenzialmente presente in 

ognuno di noi.

Esistono alcuni semplici esercizi che aiutano l'individuo ad aumentare la propria 

consapevolezza corporea e a tornare in sintonia con il proprio respiro. 

martedì 15 maggio 2012

COUNSELING CORPOREO psicoposturale - naturopatico


Nei momenti di crisi ci accorgiamo che qualcosa manca nella nostra esistenza. Ci troviamo in un senso di scoraggiamento e di separazione dalla realtà e dagli altri.
Di solito tendiamo a pensare di vivere le emozioni solo nella testa, nella mente, nel cervello, dimenticando che ogni cellula del corpo, dalla testa ai piedi partecipa al processo di creazione della nostra realtà personale. 

Dolore, tristezza, rabbia sono stati emozionali che chiunque in varia misura ha sperimentato, queste si riflettono nel corpo dando origine a pesantezza fisica, tensioni, dolori e, in casi più gravi, un blocco corporeo. Queste sono condizioni fisiche che annientano il benessere e il piacere quotidiano ed è quì che il corpo si rivela uno strumento prezioso (  "il corpo è l'inconscio"  E. T. Gendlin )  tutte le volte che rivela un contrasto tra ciò che ci segnala (come per esempio un digrignamento della mandibola) e l’immagine nella quale la persona si identifica (per esempio quella di un individuo gentile, sempre sorridente). 

Molte persone per tutto l’arco della propria esistenza si attaccano ai propri vissuti emozionali distruttivi e li perpetuano nella propria realtà quasi come per confermarsi nella negatività, trascinandosi in lamentele verso se stessi e gli altri per quanto non hanno avuto e avrebbero voluto avere. Questa modalità più o meno consapevolizzata è portatrice nel migliore dei casi a uno stato di sopravvivenza e nel peggiore a creare patologie distruttive per l’anima e per il corpo. 
Ciò accade perché non siamo in contatto con noi stessi con le nostre emozioni e coi nostri veri e autentici bisogni. 
Per cui oggi appare sempre più necessario curare la persona guardando alla psiche e al corpo insieme. Le persone hanno sempre più bisogno di recuperare un Benessere di fondo psicofisico che la vita frenetica della nostra società logora continuamente.

Il Counseling  Corporeo ( l'attività ) è una relazione di aiuto verso una persona o un gruppo che si trovano in difficoltà a gestire efficacemente una problematica che li assilla e/o li blocca in un certo momento della loro vita. Il senso del counseling corporeo è di educare al piacere e alla realtà del qui ed ora. Il Counselor, ( l'operatore ) è un professionista in grado di orientare in modo serio e scientifico sulle medicine alternative, usandole con efficacia, in modo integrato. In particolare è in grado di attuare, una innovativa e ben determinata terapia del massaggio della respirazione e terapia del movimento che costituiscono una vera e propria Terapia del Benessere.


L'individuo o il gruppo che si rivolge al Counselor, lo fa perchè stà attraversando un momento cruciale della sua esistenza, una crisi, uno stato confusionale,un blocco,  una difficoltà.
Rendere questa crisi una opportunità è parte integrante del processo di educazione e di consapevolezza nella relazione di aiuto, un momento di crescita evolutiva.
Si tratta di un processo di interazione il cui scopo e quello di agevolare il cliente a prendere una decisione riguardo a scelte di carattere personale, esplorando la percezione di sé nel corpo, da uno spazio di radicamento, corporeo, emozionale, mentale e spirituale  nella realtà del qui ed ora sviluppando una serie di risorse interne sconosciute e idonee a gestire il cambiamento, un “aiutare le persone ad aiutarsi” .
Ognuno di noi ha gia in sé le risorse necessarie; si propone, di creare le condizioni per farle emergere a pieno e per fare in modo che la persona recuperi gradualmente il suo massimo potenziale. 
Il mio modello di riferimento è quello della teoria del Funzionalismo ( con integrazione sistemica, bioenergetica) che mi permette di guardare ai funzionamenti di fondo della persona nella connessione tra livelli emotivi, cognitivi, fisiologici, biologici, motori e posturali. Solo attraverso questa visione di insieme è possibile pensare ad una vera e propria Terapia del Benessere completa. 
Il Counselor Corporeo, non dà consigli, poiché sente che in ogni persona esistono già le risposte per favorire il miglioramento della propria esistenza.  In questa dimensione Il Counselor corporeo:

• agevola il Cliente a sperimentarsi nel movimento corporeo, ad ascoltarsi e a rieducarsi verso la piena espressione dell’energia vitale vibrante.

• aiuta il Cliente a scegliere il modo più consono per affrontare e risolvere problemi specifici, favorendo un processo decisionale;

• sostiene il Cliente nel superare una crisi, permettendogli di elaborare emozioni e conflitti interiori;

• accompagna il Cliente in un percorso di approfondimento della consapevolezza di sé e di sé in relazione all'altro e al mondo.

Nella mia esperienza personale svolgo l'attività di counseling corporeo o in forma individuale, con il massaggio , oppure di gruppo con
 E-Motion il movimento emozionale che libera e armonizza il corpo e la postura
 ( sistematizzato da me con l'integrazione di varie discipline di origine orientali ed occidentali e con marchio registrato ) 


UN MASSAGGIO, NON ESTETICO, NON FISIOTERAPICO MA UN MASSAGGIO FUNZIONALE PER RIPRISTINARE LE SENSAZIONI ED IL CONTATTO CON IL TUO CORPO..........

ABBASSARE IL CONTROLLO/DIFESE, AUMENTARE IL RILASSAMENTO PROFONDO PER AGEVOLARE LA CONSAPEVOLEZZA SI SE' ! 

DESCRIZIONE : del massaggio secondo il funzionalismo       del  Prof.   L. Rispoli


Un obiettivo del MASSAGGIO è cambiare l’altro, modificandone la postura, l’assetto muscolare e articolare, in modo da alleviare delle contratture che possono avere conseguenze dolorose sul paziente, e modificandone quei comportamenti che provocano le alterazioni. Cambiare l’altro, quindi, significa non solo modificarlo “esternamente” agendo sul sintomo, ma lavorare anche su Funzionamenti di fondo più ampi e che riguardano l’intera persona. Ciò può avvenire attraverso l’impiego di tecniche di massaggio “integrato”, perché integra, mettendoli insieme, gli aspetti tecnici o fisici propri del massaggio, che agiscono sul muscolo o sulla postura, con quelli psicologici ed emotivi, che vanno a toccare il piano dei vissuti, dei ricordi, delle sensazioni più arcaiche legate a un determinato distretto corporeo, riarmonizzandoli all’esperienza in atto. La tecnica di massaggio verrà così integrata, ad esempio, dall’uso di parole, di suggerimenti da parte dell'operatore ad andare a ricercare nella propria memoria un ricordo o una sensazione. Nel modello Funzionale questa azione dell'operatore, mirata ad accompagnare il Tocco, è chiamata Sé Ausiliario.
(Rispoli, Psicologia Funzionale del Sé, 1996).






L' E-MOTION  è costituita da diverse forme di movimento.Ci
sono esercizi fisici e respiratori molto piacevoli che servono a ravvivare l’energia del corpo e a far superare i momenti di stanchezza e “pigrizia” rinfrescando la vitalità. Altri movimenti sono più liberi: aiutati da 
semplici e stimolanti indicazioni, ci muoviamo spontaneamente, esprimendo le sensazioni e le emozioni che proviamo, in modo intuitivo.Questo avviene con l’aiuto di musiche precise molto efficaci e coinvolgenti.Il clima umano che si crea con l’E-MOTION è molto caldo e 
ricco di simpatia ed umorismo. Tutti i partecipanti vengono accettati e incoraggiati nella loro originalità e nel loro modo particolare di esprimersi: non c’è alcun giudizio  su come le 
singole persone si muovono. Nel corso della lezione avviene una scoperta libera di molte vive sensazioni e immagini positive che abbiamo dentro ma che le abitudini di vita tendono a rendere un po’ opache. Ne sentiamo l’effetto sul nostro spirito, che si apre
all’ottimismo. Diciamo che veramente l’ E-MOTION fa sentire più giovani!Nella parte finale della lezione prevale il rilassamento, in cui si ascolta dentro di sé il risultato del “divertente lavoro” fatto e si ha una sensazione di pace, equilibrio ed amicizia.
Gli obiettivi dell’E-MOTION sono in definitiva questi: rendere più fluido e completo il respiro e aumentare l’energia vitale; esprimere se stessi con il movimento creativo; MUOVERSI in modo spontaneo; “sciogliersi” con gli altri migliorando la comunicazione reciproca; sentirsi più sereni ed equilibrati.
A CHI SERVE E A COSA SERVE:
a chi vuole migliorare:il benessere e il piacere di vivere,lo stato bioenergetico del corpo e
l’immunità verso le malattie psico-somatiche,l'armonia posturale con l'acqusizione di una
maggiore consapevolezza corporea e di un SÉ corporeo,la sensibilità artistica e le capacità
espressive,l’empatia con gli altri,l’esperienza dello stato meditativo a chi vuole superare:
stati di stanchezza e depressionesituazioni di stress psicofisicodifficoltà di comunicazione disorientamento esistenziale.


Vincenzo D’Angelo: Counselor ad approccio sistemico integrato 
all’armonia posturoemozionale funzionale, Life-Mental Coach, Naturologo , 
operatore shiatsu, massaggiatore olistico, operatore Wassage.

conduttore di gruppi di E-Motion e Yoga della Risata 
TEL.  :  338-8809519 
professionista disciplinato ai sensi della legge 4/2013.
 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella GU n. 22 del 26/01/2013" 



lunedì 14 maggio 2012

UN MASSAGGIO DI CONSAPEVOLEZZA

RITROVA IL TUO CENTRO
IL TUO CENTRO E' IL TUO EQUILIBRIO

IL RESPIRO TI AIUTERA'
INSIEME AD UN BUON MASSAGGIO, NON ESTETICO, NON FISIOTERAPICO
MA UN MASSAGGIO FUNZIONALE PER RIPRISTINARE
LE SENSAZIONI ED IL CONTATTO CON IL TUO CORPO..........
ABBASSARE IL CONTROLLO/DIFESE, AUMENTARE IL RILASSAMENTO PROFONDO
PER AGEVOLARE LA CONSAPEVOLEZZA SI SE' !





DESCRIZIONE :

Un obiettivo del MASSAGGIO è cambiare l’altro, modificandone la postura, l’assetto muscolare e articolare, in modo da alleviare delle contratture che possono avere conseguenze dolorose sul paziente, e modificandone quei comportamenti che provocano le alterazioni. Cambiare l’altro, quindi, significa non solo modificarlo “esternamente” agendo sul sintomo, ma lavorare anche su Funzionamenti di fondo più ampi e che riguardano l’intera persona. Ciò può avvenire attraverso l’impiego di tecniche di massaggio “integrato”, perché integra, mettendoli insieme, gli aspetti tecnici o fisici propri del massaggio, che agiscono sul muscolo o sulla postura, con quelli psicologici ed emotivi, che vanno a toccare il piano dei vissuti, dei ricordi, delle sensazioni più arcaiche legate a un determinato distretto corporeo, riarmonizzandoli all’esperienza in atto. La tecnica di massaggio verrà così integrata, ad esempio, dall’uso di parole, di suggerimenti da parte dell'operatore ad andare a ricercare nella propria memoria un ricordo o una sensazione. Nel modello Funzionale questa azione dell'operatore, mirata ad accompagnare il Tocco, è chiamata Sé Ausiliario.
(Rispoli, Psicologia Funzionale del Sé, 1996).

MONDO E PERCEZIONE

 " Il mondo che vedi è il testimone del tuo stato mentale, l'immagine esterna di una condizione interna. Come un uomo pensa così percepisce. Quindi non cercare di cambiare il mondo, ma scegli di cambiare la tua mente riguardo al mondo."  

domenica 6 maggio 2012

AMARE SIGNIFICA NON AVERE PAURA


Tutti abbiamo la stessa origine, tutti ci saniamo con l’Amore, tutti abbiamo le stesse potenzialità e le stesse possibilità di diventare Esseri pieni di Luce e stracolmi d’Amore nella misura in cui  mi sento partecipe e parte di un Tutto, e  che il Tutto è parte/dentro di me.
Se sento il bisogno di ricevere amore e contatto mi devo ricordare che l’altro ha lo stesso e identico bisogno!
Ma per riuscire in questo dobbiamo  vincere la paura

La paura è come un'ombra che ci limita, perchè ci fa dimenticare chi siamo veramente, guerrieri dell'Universo capaci di cambiare il mondo e di convertirlo in un paradiso

La paura ci limita molto di più di quello pensiamo. La paura di molte cose ci impedisce di compiere i passi necessari verso la ricerca di risposte o per risolvere le nostre inquietudini.

Il timore ci priva del diritto che abbiamo di godere delle nostre capacità ad ogni livello. La stessa vita di molte persone è terminata senza che queste siano state capaci di raggiungere la felicità e senza comprendere qual'era la loro missione nella vita.


BUONA VITA ! 

sabato 5 maggio 2012

ORGOGLIO E SCARSA STIMA le maschere dell'insicurezza


Non è poi così raro questo vissuto! Vi sta capitando?
Ma che cosa accade precisamente?
La scarsa stima è una realtà piuttosto conosciuta; è quando si ha un capitale! Ma come? È quando  si possiede un baule pieno di pietre preziose, perle e tesori di ogni genere e poi lo si lascia lì e si fa quasi finta di non averlo! Addirittura lo si nasconde!
  Ma di primo acchito uno direbbe, - Ma quello è scemo che fa finta di non possedere tutto quel ben di Dio!?-
Bene! È  quello che si fa quando non si ha stima di sé, quando non si dà il giusto valore alle proprie doti interiori di cui l’Universo ne ha fatto dono. E non è tanto un discorso di conoscenza dei propri talenti quanto del mostrarli al mondo. Riguarda il fatto di assumersi la responsabilità del possesso di questo baule e di quello che farne. I tesori vanno mostrati, non ci vengono donati per tenerli nascosti; questo non è un atteggiamento responsabile. Il mondo, gli altri hanno bisogno dei vostri  talenti come voi avete bisogno di quelli degli altri. E quando nascondiamo le nostre doti, atteggiamento più proprio della fase preadolescenziale, ricadiamo nell’orgoglio malsano quello che vuole nascondere le nostre insicurezze e la scarsa stima che si ha di se stessi, per mostrarsi dei falsi maturi e falsi sicuri. Ma si commette un sacco di “casini”! Questo  atteggiamento fa perdere vere amicizie, persone di valore, occasioni di lavoro, occasioni di svago e gioia e altro ancora! Pensiamoci bene a fare i falsi modesti e abbracciamo il sano narcisismo e la santa umiltà!
Mi viene in mente a proposito la frase si Gesù quando dice: - “ Fate come me che sono mite e umile di cuore!” – Vi chiedo, secondo voi questa frase è presuntuosa? È da narcisi o da egocentrici? Nooooo!!!! È semplicemente da persona saggia e adulta che ha compreso le proprie doti interiori e risponde ad esse mettendole a frutto per gli altri. È un sano riconoscimento di sé e di ciò che si possiede e questa persona non è egoista che si tiene i tesori per sé ma sa che servono al mondo e li fa vedere senza falsità perché è una persona grata all’Universo per ciò che ha ricevuto ed è una persona che ha saputo ricevere prima e poi donare.
 Altra cosa da accennare ma ne parlerò nel prossimo post, forse, è che la scarsa stima non solo genera orgoglio e presunzione ma anche invidie e gelosie due bestie piuttosto conosciute che però preferiamo al posto della parte adulta che ognuno ha e che permette di essere obiettivi e di riconoscere la realtà di ciò che si è.
Allora, che aspettate di mostrare i vostri tesori al mondo!


BUONA VITA A VOI 

INVIDIA E GELOSIA


Eccomi  a trattare queste due signore piuttosto scomode non solo per chi le ospita ma anche per chi le percepisce al di fuori. La signora invidia si mostra quando si rivolge l’attenzione e lo sguardo inconsapevole solamente a ciòche non si ha, o meglio, a ciò che sembra di non avere. Ricordiamo che chi non stima le proprie risorse non vuol dire che non le possiede ma semplicemente è cieco di fronte ad esse pertanto è portato a vedere quelle degli altri e a bramarle. Il sentimento di invidia mi induce a concentrare le mie energie sul senso di mancanza di ciòche credo di non avere in termini di qualità. Ma non vi viene da chiedere come mai vedere solo il tesoro degli altri e non poter/voler vedere il proprio?
Di fondo ci può essere che la persona non abbia ricevuto sin dall’infanzia nutrienti riconoscimenti non solo per ciò che sapeva fare ma anche per ciò che era e che è.  Può essere quindi una questione di difficoltà/paura nell’ammettere il personale bisogno di riconoscimento legato anche ad uno scarso senso di sicurezza che le proprie risorse possono dare in quanto attraverso di esse ci si può sentire più sicuri e sostenuti. Anche la signora gelosia non è proprio malleabile né una discreta coinquilina dell’anima. La gelosia è un forte sentimento di possesso nei confronti non solo degli oggetti ma delle relazioni .  A questo senso di possesso può sottendere la paura del distacco, la paura di perdere qualcosa percepita come di valore per sé, può sottendere anche la paura della solitudine, di rimanere da soli, la paura del rifiuto per cui si cerca di tenersi stretto quell’amico o quel partner e guai a chi  ce lo tocca altrimenti si rischia l’ abbandono! E come si può collegare con la scarsa stima di sé ? Con  il fatto che non ci si rende conto di essere capaci nel tollerare queste frustrazioni generate dalle paure indicate e nel cercare poi in modo autonomo delle soluzioni soddisfacenti e funzionali per sé ! Non si crede di possedere le abilità adeguate per fronteggiare quelle situazioni di disagio.
Bene! La raccomandazione più scontata è quella al più presto di disintossicarsi da queste due presenze, altrimenti come la regina invidiosa della bellezza di Biancaneve ci si avvelena sempre di più con il proprio veleno fino a diventare delle perfide streghe! Che peccato!


BUONA VITA A TUTTI VOI 


giovedì 3 maggio 2012

“Bella… La parola bella è nata insieme a lei“


Bella… La parola bella è nata insieme a lei (Quasimodo, atto primo dell’opera “Notre Dame de Paris”)
Oggi è una splendida giornata ma io non mi sento molto in forma, be cosa pensavate che ne ero immune? Invece capita anche a me, la differenza è : quanto tempo ci si rimane in uno stato emozionale  poco produttivo, il segreto è : uscirne quanto prima . Così me ne sono andato a fare una passeggiata e quando passeggio osservo, scruto, ascolto sia me stesso con il mio dialogo interiore che ciò che mi circonda , osservo le persone , come camminano , come si muovono, il tono di voce , il loro sguardo la voglia di comunicare o meno e poi mi faccio delle domande. Oggi passeggiando mi sono accorto che nel bel mezzo di questa primavera, come a dire il vero succede tutti gli anni, le donne sbocciano, emanano una voglia di vivere e di gioire che è tipica della rinascita primaverile. Forse sto per dire qualcosa di banale e qualcuno di voi potrebbe pensare che ho scoperto  (SEMMAI IO ABBIA SCOPERTO QUALCOSA) l'acqua calda ma mi sono chiesto cosa vogliono le donne ?   Quello che una donna vuole  a qualsiasi età ed in ogni cultura, è naturale e niente affatto banale, è essere donna, ovvero essere FEMMINILEBeh, ve l'avevo detto che mi accusavate di aver scoperto l'acqua calda! Eppure quanti sanno dire cosa significhi essere “donna” e quali sono i bisogni fondamentali che una donna, anche fisiologicamente e filogeneticamente ha? Essere donna significa assecondare la propria natura, che vuole il corpo della donna strutturato ad accogliere l’uomo e la maternità. Mentre l’uomo è strutturato per la caccia. Il corpo della donna, ha il dono dell’attesa e della stazionarietà, da sempre, il ruolo della donna è poliedrico, compagna, mamma ed amica, ed innumerevoli sono i suoi compiti, tra cui il sostegno emotivo e la cura di se stessa, dei figli e dell’habitat. Le donne, anche oggi, benché lavorino e spesso siano coadiuvate dagli uomini, sono naturalmente deputate alla cura della casa e della prole, della quale si occupano in modo totale e solipsistico per nove mesi. Un tempo, le donne vivevano le loro attese, nella comunità, supportate psicologicamente e materialmente dalle altre donne ed il loro reciproco sostegno emotivo, le loro chiacchiere, contribuivano ad accrescere il livello di ossitocina, l’ormone del benessere femminile, naturalmente prodotto durante tutte le attività di cura e abbellimento del corpo e del proprio ambiente, ovvero nelle attività creative, nonché in tutte quelle tenerezze tipiche dell’intimità emotiva. La donna, aveva ed ha  il normalissimo bisogno di essere FEMMINILE e di sentirsi BELLA, AMATA e SPECIALE, per tutto quello che fa. E’ questo che le da la motivazione per costruire una famiglia ed accudire la prole. Inoltre, conseguentemente alle sue caratteristiche fisiche ed alla stazionarietà dovuta alla cura dell’habitat e della prole, la donna aveva ed ha un innato bisogno di PROTEZIONE. In sintesi, le donne sono fisiologicamente e geneticamente destinate alla bellezza, alla cura, alla maternità, alla creatività, a parlare ed hanno bisogno di sentirsi FEMMINILI/DONNE, di sentirsi BELLE, AMATE e PROTETTE…. Tutte queste attività e l’appagamento di questi tre bisogni fondamentali, favoriscono nella donna la produzione dell’ossitocina, inducendo uno stato di benessere ed appagamento. Quando l’ossitocina è presente in maggiore quantità, la donna si sente più attraente, più dinamica, più flessibile, più felice, più amorevole e prova maggiore attrazione per l’uomo. Ovviamente, se l’ormone del benessere femminile è carente, la donna è infelice e per niente accogliente… In altri termini, quei bisogni ritenuti schiocchi come quello di parlare, la femminilità, le coccole, i baci, le paroline dolci, per una donna, sono un mero bisogno fisiologico, alla stessa stregua di quello di fare l’amore, per un uomo. Se la donna non trova appagamento dei suoi più istintivi bisogni, non è felice e se lei non è felice, si alimenta la più grande paura dell’uomo: non essere al’altezza… Se una donna non ha occasioni di stare con altre donne, se non parla o ha smesso di farlo, se si trascura, se è sbilanciata verso il maschile, se non è madre, se non ha hobby creativi, se non riceve complimenti, se non si sente dire quanto è amata, se non viene baciata, è inevitabilmente sotto stress e la sua frustrazione ed infelicità sono direttamente proporzionali alla quantità delle cose che le mancano. Ma non è facile, per un uomo, capire una donna, e ciò di cui lei ha più bisogno è proprio quello che LUI NON RIESCE e talvolta NON VUOLE DARLE…. Gli uomini danno per scontato che basti il sostegno economico o un regalo, per renderle felici. Pensano che averle scelte come compagne sia la più grande manifestazione d’amore. Un tempo, alla donna questo bastava, per sentirsi amata e protetta, ma oggi le cose sono cambiate. Anche la donna lavora, ha molte più cose da fare, è sempre più sola e lontana dal sostegno affettivo delle altre donne e le manca spesso il tempo per tutte quelle attività di creatività o di femminilità, che l’appagherebbero. Oggi, le donne hanno bisogno dagli uomini di contatto e sostegno emotivo. Le donne, contrariamente a quanto gli uomini pensano, hanno bisogno di cose molto semplici, purché ripetute e quotidiane, che le facciano sentire BELLE, AMATE e PROTETTE, come abbracci, baci, complimenti sul loro aspetto, parole dolci, comunicazione, ascolto e comprensione, gesti di galanteria e di aiuto. Tutte cose spesso incomprensibili agli uomini, efficaci e forti animali da caccia e battaglia, cose sciocche ed infantili, inutili smancerie… Se solo sapessero gli uomini, con quanta semplicità e minimo sforzo potrebbero garantire la felicità della propria donna! E’ difficile capire cosa sia meglio per l’altro e dargli esattamente ciò di cui ha bisogno, se nessuno ce lo insegna e ce lo ripete in continuazione. 
O NO? ^_^
BUONA VITA A TUTTI ............ BEH MI SENTO MEGLIO