assumere una postura ed una modalità respiratoria poco funzionali e non in sintonia con i
naturali bisogni dell'organismo.
Spesso paura, ansia, sentimenti di inadeguatezza rimangono emotivamente inespressi o non
elaborati trovando una manifestazione somatica che si cristallizza e blocca con il tempo il
nostro corpo. Ci troviamo così intrappolati in un corpo bloccato, contratto, in perenne stato di
allerta che rappresenta più una gabbia che un mezzo per esprimersi e muoversi.
Alcune persone mantengono posturalmente un'apnea inspiratoria trattenendo il respiro
all'interno di un torace sempre gonfio e contraendo spalle, collo e diaframma. Con il tempo
questa postura può creare contratture e tensioni dolorose o disturbi psichici e può modificare
il naturale e sano flusso respiratorio.
Quando l'aria ristagna dentro i nostri polmoni accade qualcosa di importante: se noi
tratteniamo il respiro impediamo al nostro corpo di eliminare il diossido di carbonio (anidride
carbonica) che produce il nostro organismo come scarto del processo di respirazione
cellulare. Inspirando noi immettiamo ossigeno nei nostri polmoni, questa preziosa sostanza
viene trasportata dal sangue in tutto il nostro corpo che la utilizza come nutrimento e fonte
energia, il risultato di scarto di questo processo è una sostanza tossica (anidride carbonica)
che viene trasportata nuovamente nei polmoni e che dobbiamo eliminare attraverso
l'espirazione. Quando tutto questo processo è bloccato o alterato il diossido di carbonio
ristagna nel nostro sangue producendo effetti tossici e potenzialmente dannosi per la nostra
salute fisica e psicologica. I nostri organi sono maggiormente esposti ai radicali liberi che ne
provocano l'invecchiamento e il nostro cervello, non adeguatamente ossigenato e depurato
può alterare la nostra capacità di concentrazione e la lucidità mentale lasciando spazio a
senso di confusione, giramenti di testa, intorpidimento o formicolio di alcune parti del corpo,
sensazione di paura e ansia, anche il nostro umore ne può risentire facendoci sentire più
vulnerabili emotivamente. In un adulto il cervello da solo consuma circa il 25% del fabbisogno
totale di ossigeno, in un bambino il consumo è del 50% dell'ossigeno totale: da questi dati
appare evidente l'importanza di una corretta ossigenazione del nostro corpo.
Purtroppo molte persone non respirano in modo corretto e utilizzano meno di un terzo della
capacità respiratoria dei polmoni. I polmoni sono divisi in lobi (tre lobi il polmone destro e due
il sinistro: più piccolo in quanto lascia spazio al cuore), per respirare pienamente abbiamo
bisogno di coinvolgere i polmoni nella loro interezza.
Potenzialmente ognuno di noi può respirare in modo corretto in quanto l'essere umano alla
correttamente spesso a causa di emozioni e vissuti non elaborati che si cristallizzano nel
corpo creando dei blocchi psico corporei. Questa disfunzionalità respiratoria può essere
eliminata ripristinando uno spontaneo e naturale flusso respiratorio potenzialmente presente in
ognuno di noi.
Esistono alcuni semplici esercizi che aiutano l'individuo ad aumentare la propria
consapevolezza corporea e a tornare in sintonia con il proprio respiro.