sabato 14 aprile 2012

FILMOSOFIA "voglio soffrire bene"

Questa notte non riuscivo a dormire, mi giravo e rigiravo nel letto, senza mai incontrare Morfeo.
Poi ad un tratto mi è venuto in mente lui, il nostro caro Massimo, il Troisi nazionale, il filosofo della porta accanto colui che se incontri la mattina, con uno sguardo, un sorriso o una battuta, ti illumina la mente e ti spiana la strada, ti fa andare incontro alla giornata con gioia e come per magia ti riesce a  sgrovigliare un nodo che avevi nella mente.
Da piccolo sono stato fino all'età di otto anni figlio unico. Protetto tra le mura di casa uscivo solo per frequentare la scuola elementare. Stando a casa, dopo i compiti, son dovuto ricorrere all'ingegno per inventarmi dei giochi che potevo svolgere da solo. Negli anni 60  videogiochi, console, ps3 e diavolerie varie non esistevano, l'unica console che in mio possesso : il mio cervello, la mia mente, la mia fantasia .
Così mi immergevo nei videogiochi che mi raffiguravano come l'eroe del contesto immaginifico da me prodotto e quando, tutto ad un tratto, venivo interrotto da qualcuno che bazzicava in casa, disturbando la mia mission, sobbalzavo e alla domanda che mi si poneva, esordivo rispondendo con termini inesistenti nel vocabolario della lingua italiana da me coniate al momento.
Bene questa notte mi venivano in mente i films di Massimo, la sua filosofia di vita e poi ad un tratto mi son visto alla lavagna con il gessetto tra le mani che scrivevo ( ascoltando il rumore che fa il gesso quando viene premuto sulla lavagna, sensazione che non provavo da tanto),  "FILMOSOFIA" .  Mi son svegliato e ho deciso di cimentarmi, sperando che ci riesca, in una rubrica che voglio chiamare proprio così :


"FILMOSOFIA quando un ciak ti fa riflettere" 

Spero che vi piacerà, naturalmente come non iniziare proprio con lui?
Massimo augurami ed auguratemi anche tutti voi che mi seguite  un imbocca al lupo.

Lasciatemi soffrire tranquillo.
Chi vi chiede niente a voi? Vi ho chiesto qualcosa? No.
Voglio solo soffrire bene.
Mi distraete. Non mi riesco a concentrà. 
Con voi qua non riesco... Soffro male, soffro poco, non mi diverto.
Non c'è quella bella sofferenza... 
Massimo Troisi
(San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994)

Bene è proprio così quando la sofferenza fa capolino nella nostra vita è giusto che la viviamo, che la metabolizziamo, accettando così la vita per quella che è, un insieme di eventi variegati e non una copertina patinata di un giornale dove tutti sorridono.
 Per cui : "mi distraete. Non mi riesco a concentrà"