mercoledì 5 dicembre 2012

LA DIETA DEL BUONUMORE e il valore di hara


Chi l’ha detto che il buonumore dipende solo dal cervello?

Già cinquemila anni fa la sapienza cinese affermava che in hara, cioè la pancia, tutto parte e tutto arriva sottolineando con questa affermazione che s'era uno scambio e una trasmissione tra hara e il sistema nervoso centrale e che in hara sono custodite le nostre emozioni, infatti  il nostro corpo è dotato di un altro organo in grado di pensare e di produrre messaggi emotivi: la pancia ( hara) e questa è per la medicina tradizionale cinese una zona intima e da trattare con rispetto.

L’ipotesi dell’esistenza di un cervello enterico era stata avanzata già alla fine del XIX secolo, ( sempre comunque dopo la medicina tradizionale cinese) quando il neurologo tedesco Leopold Auerbach scoprì la presenza di cellule nervose nell’intestino.
Recentemente, questa teoria è stata confermata e dimostrata da uno studio della Columbia University, che ha messo in luce come la pancia sia in grado non solo di coordinare la digestione e influenzare il sistema immunitario, ma anche di produrre sostanze psicoattive che influenzano gli stati d’animo e la postura .

Il cervello addominale, insomma, è in grado di produrre una serie di sostanze, circa quaranta neuromediatori tra cui la serotonina e la dopamina, identiche a quelle secrete dal cervello originale, quindi capaci di parlarsi tra loro.

E la cosa incredibile è che, per quanto riguarda i messaggi inconsci, è proprio la pancia a dominare sul cervello, inviando il 90% dello scambio totale di messaggi.
Tradotto nella quotidianità, questo significa che il modo in cui ci rapportiamo agli altri, i nostri successi nella vita, le paure, le inibizioni, le capacità di fare amicizia e di amare sono fortemente influenzate dall’alimentazione.

Un consumo eccessivo di prodotti animali, per esempio, può portare a un eccesso di sodio a livello dei tessuti rispetto al potassio, e questo può causare emozioni quali risentimento, senso di inadeguatezza, depressione, paura, instabilità emotiva, ostilità, perdita di controllo.

Un eccesso di calcio, invece, può causare una diminuzione di vitalità, chiusura, minor espressione delle emozioni.
Al contrario, una carenza di calcio porterà con sé tensione muscolare, fatica estrema, indifferenza e perdita di emozioni.

E ancora: per combattere stanchezza, stress e tristezza niente è meglio del potassio, contenuto in grandi quantità nelle banane e nei vegetali verdi, mentre i migliori alleati dell’energia, della calma e delle capacità organizzative e intellettive sono le vitamine del gruppo B, di cui sono ricche frutta e verdura gialla e rossa.

Basta introdurre questi alimenti nella dieta quotidiana, che deve essere varia, leggera ed equilibrata, per ritrovare subito quella sensazione di piacevole leggerezza che ci predispone al buonumore e alla stabilità emotiva.



POSTURA E PSICHE.

Molte scuole alla luce di questi "nuovi" dati scentifici asseriscono esistere una netta relazione tra stati emozionali e contrazioni muscolari, quindi particolari emozioni protratte nel tempo possono influenzare non solo la postura, ma anche il modo di respirare; le  persone molto ansiose o che vivono nella paura che possa accadere qualcosa di male a loro o ai propri cari, tendono a bloccare la respirazione diaframmatica, e ad usare la respirazione toracica o accessoria, ciò protratto per anni può portare con facilità alla comparsa di cervicalgie a cui sono legate una moltitudine di sintomi quali acufeni, capogiri, cardialgie, digestione difficile ...

L'antico detto “mente sana in corpo sano” può essere, come si vede da questi pochi cenni, approfondito all'infinito.


Vincenzo D’Angelo: Counselor ad approccio sistemico integrato 
all’armonia posturale-emozionale-funzionale, Life-Mental Coach, Naturologo , 
operatore shiatsu, massaggiatore olistico, operatore Wassage.

TEL.  :  338-8809519