mercoledì 7 marzo 2012

Focusing: una tecnica di auto aiuto efficace.




Il Counseling permette, all'interno della relazione d'aiuto, attraverso la promozione dell'ascolto attivo, dell'accettazione, dell'atteggiamento empatico, di promuovere tecniche di ascolto corporeo che possono essere, una volta apprese, utilizzate come strumenti di auto aiuto.
Una di queste tecniche, insegnata in corsi dedicati, si chiama “Focusing”.
Ideata da Eugene Gendlin, è una tecnica di ascolto corporeo, promosso all'inizio dalla presenza di un “facilitatore”, che permette alla persona che pratica “Focusing” di seguire il percorso di rivelazione che la sensazione corporea invia alla coscienza.

Definizione: procedimento che promuove l'attivazione di una consapevolezza corporea interna che Gendlin definisce “sensazione sentita”.
La sensazione sentita non ha forma, è una sensazione corporea, prodotta da uno stato emotivo che inizialmente viene percepita come confusa o indistinta. Per mezzo di passaggi che illustreremo tra poco, la sensazione sentita permette l'emersione di contenuti che rimangono in altro modo, bloccati e poco chiari.
Nel focusing il terapeuta non è necessario. E' utile la figura di un facilitatore, che non sia intrusivo, e che conosca e abbia provato su di sé tale procedimento. Il corpo conosce, veicola i nostri problemi, ne rappresenta e manifesta i suoi nodi.
Vediamo di seguito quali sono i passaggi necessari al “Focusing”:

Creare uno spazio: quello che vi chiederò ora è di far silenzio, di stare con voi stessi, di stare con voi stessi. Dedicate un minuto di rilassamento...Bene, concentrandovi, vorrei che dirigeste l'attenzione all'interno, dentro al vostro corpo, magari allo stomaco, al petto. Adesso cercate di osservare cosa succede lì, quando vi chiedete: Come sta andando al mia vita? Cos'è più importante per me in questo momento? Ascoltate il corpo. Lasciate che la risposta emerga direttamente da questa percezione. Se avvertirete il sopraggiungere di un disagio NON LO ANALIZZATE. Mantenetevi distaccati e dite: Si lì c'è qualcosa. Posso sentirlo. Lasciate un po' di spazio tra voi e quella cosa. Poi chiedetevi che cos'altro sentite. Aspettate ancora un po' e ascoltate. Di solito vengono fuori parecchie cose.
La sensazione sentita: tra tutte le cose che vi arrivano, selezionate un problema personale sul quale fare Focusing. Ma non analizzatelo. Non affrontatelo.
Com'è naturale, vi saranno molti elementi nella cosa a cui state pensando: troppi per pensarli ognuno separatamente. Ma voi siete in grado di sentire tutte queste cose nella loro globalità. Prestate attenzione al punto esatto in cui avvertite tutte queste cose e lì avrete la percezione dell'intero problema. Imparate a captare quella sensazione indefinita in tutto ciò.
Il simbolo: come si presenta da un punto di vista qualitativo, questa vaga sensazione sentita? Fate in modo che dalla stessa sensazione sentita si generi una parola, una frase o un'immagine. Potrebbe essere un aggettivo, come “teso”, “seccante”,”spaventoso”, “intrigato”, “pesante”, “nervoso”, oppure una frase o un'immagine. Continuate a percepire la qualità della sensazione sentita finchè non troverete qualcosa che le si addica.
La risonanza: continuate a fare la spola tra la sensazione sentita sia la parola collegata.
Fate in modo che la sensazione sentita, così come una parola, sia libera di modificarsi, qualora sia necessario, fino a che non vi sia una perfetta coincidenza con la qualità stessa della sensazione sentita.
Porre domande: adesso chiedetevi che cos'è che qualifica l'intero problema in quel modo (il modo che avete appena definito o descritto)?
Accertatevi che la peculiarità della sensazione sentita sia ancora fresca, vivida (e non semplicemente un ricordo). Quando l'avrete di nuovo a portata di mano, provate a sentirla, a toccarla, a seguirla domandandovi: “perché si presenta in questa maniera?”. Oppure: “Cosa c'è in questa sensazione?”.
Se avrete una risposta immediata senza che si modifichi la sensazione sentita, allora lasciate perdere tale risposta. Riportate l'attenzione al corpo e recuperate la sensazione sentita, interrogandola ancora una volta.
Rimanete accanto alla sensazione sentita fino a che non sopraggiungerà un cambiamento, un leggero (gioco) o rilassamento.
Accoglienza : accogliete positivamente qualunque cosa provochi un cambiamento. Soffermatevi un attimo, anche se si tratta soltanto di un leggero sollievo. In ogni caso, questo è solamente il primo cambiamento; ve ne saranno altri. Avrete tutto il tempo di continuare in seguito, ma per adesso soffermatevi un attimo.

SE DURANTE QUESTE ISTRUZIONI SIETE RIUSCITI, PER QUALCHE ATTIMO, AD AVERE L'IMPRESSIONE DI UNA CONFUSA SENSAZIONE FISICA GENERALIZZATA LEGATA AL VOSTRO PROBLEMA, CIO' SIGNIFICA CHE SIETE RIUSCITI A FARE FOCUSING .

Che il cambiamento corporeo ci sia o no, non ha importanza. Verrà da sé. Non siamo noi che possiamo determinarlo.

(Gendlin, E.T. 2001, Focusing, Astolabio, Roma, pagg.55-57)

Provate a seguire questo metodo, sarà sorprendente scoprire quanto sia efficace nello sboccare i nodi emotivi e corporei.