La vita è fatta di tante vittorie, più o meno grandi, ma anche di tante cose che non
sono andate come speravamo: un concorso, un esame, una promozione che non è
ancora arrivata, un divorzio, una rottura con un figlio. Ci saremmo mai immaginati
che la nostra esistenza potesse essere così com’è stata finora? Nonostante le
aspettative, la vita ci sorprende mettendoci a dura prova.
Eppure ci sono delle persone che, invece di lasciarsi influenzare dalle esperienze
dolorose, riescono a prendere il “buono” delle cose e a essere fiduciose in ciò
che gli riserverà il futuro.
Tradurre le dure prove della vita in occasioni per scoprire i propri limiti, per
capire cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato, ci aiuterà a diventare
persone migliori e più competenti.
avviso, nella forte
determinazione che
manteniamo davanti agli
ostacoli. In questo modo
otterremo un atteggiamento di
indipendenza rispetto ai fatti
che sono esterni al nostro “io” e
illumineremo il nostro
cammino. Illuminare: come fa
l’azione di una torcia
nell’oscurità. E l’oscurità
inerente alla nostra vita è data
dalla convinzione di “non possibilità”. “Non ci riesco”, “non ne sono capace”, “non
è possibile che io vinca”: sono tutte frasi che, spesso, diciamo a noi stessi e che
determinano il nostro fallimento.
Quando abbiamo paura del fallimento, infatti, iniziamo a dedicarci a un progetto
mettendo in atto proprio quella strategia inconscia che ci porterà a fallire. La
nostra rappresentazione interna, l’immagine di noi che non riusciamo,
influenzerà la nostra fisiologia, il processo di elaborazione dei pensieri, lo stato
d’animo e le azioni che intraprenderemo. E’ come una profezia che si avvera.
Le paure diventano i nostri limiti interni. E non è tanto una questione di “attirare” con il
pensiero ciò che vorremmo evitare. E’ piuttosto una questione diconvinzioni e azioni. Se
sono convinta che non sarò mai felice, la mia attenzione sarà rivolta a tutto ciò che nella vita mi
rende infelice rinunciando, nconsapevolmente, a fare le azioni giuste in grado di cambiare la
situazione.Se, invece, consideriamo le esperienze e le situazioni come prove dalle quali
imparare, scopriremo delle grandi risorse. Sapremo cosa fare e cosa non fare per
raggiungere il risultato desiderato. Non serve attribuire emozioni negative a ciò che non
funziona. Il fallimento non esiste perché si può sempre imparare qualcosa: una nuova
strategia, un’abilità, informazioni maggiori su noi stessi, sull’ambiente, sulle persone che
vogliamo accanto, sui nostri desideri. Ci scopriremo ogni volta più forti di quanto pensiamo di
essere. Ricordiamoci una cosa: quando abbiamo paura, significa che siamo vicini a un nostro
limite. Se accettiamo la sfida, la chiamata, lo supereremo; ma se rinunciamo, lo stesso limite
si ripresenterà sotto diverse sembianze.E’ una chiamata, è il viaggio dell’eroe. Possiamo
essere gli eroi, i protagonistidella nostra vita o sederci in panchina e aspettare che passi. Sta
a noi scegliere.
Buona Vita a voi tutti.
Vincenzo D’Angelo: Counselor ad approccio sistemico integrato all’armonia posturoemozionale funzionale, Naturologo , operatore shiatsu, massaggiatore olistico, operatore Wassage.
TEL. : 338-8809519